Nuove misure per la sicurezza nei parchi
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Proseguono le misure della Giunta Corrarati su sicurezza e decoro. Durante la seduta di oggi (20 novembre) è stato presentato il progetto “Parchi Sicuri–Bolzano Verde”, un intervento volto a migliorare qualità e vivibilità dei 53 parchi gioco all’interno delle aree verdi cittadine. “Vogliamo più sicurezza, per questo abbiamo previsto l’introduzione di sistemi di videosorveglianza nei punti più sensibili per prevenire vandalismi, consumo di sostanze e abbandono di rifiuti”, spiega l’assessore comunale all’ambiente Marco Caruso.
Sarà inoltre potenziata la pulizia quotidiana e riqualificato l’arrendo urbano, con la previsione di cartellonistica multilingue più chiara e uniforme sul tema di rifiuti e comportamenti da adottare nei parchi. “Il progetto durerà tutta la legislatura, l’obiettivo è un monitoraggio costante dei parchi”, aggiunge Caruso. Oltre al tema dell’arrendo, sarà anche potenziata l’illuminazione di diverse aree cittadine, che, da un sopralluogo dei Carabinieri, risultano ancora troppo poco illuminate la notte. “La normativa provinciale impone di spegnere gran parte delle luci cittadine alle 23:30 ma dobbiamo considerare anche la sicurezza di tutti i cittadini”, spiega il Sindaco, facendo riferimento ad alcune aree particolarmente buie del Parco Talvera.
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In tema sicurezza, il Sindaco ha riferito di un risultato incoraggiante sul controllo di vicinato. “Abbiamo ricevuto oltre 30 registrazioni di cittadini interessati a creare una comunità più attenta e sicura”, dichiara Corrarati. Il progetto dovrebbe partire nel 2026 dopo il vaglio delle forze dell’ordine sulle persone coinvolte ed una formazione adatta. Nel frattempo, continua la mancanza di organico tra le fila della polizia municipale. “Abbiamo aperto il concorso per 12 nuovi poliziotti, ma la difficoltà nel reperire personale c’è”, aggiunge il Sindaco.
In ambito pulizia e cura del verde, il Comune ha dato il via al progetto “Un ponte per ripartire” per impiegare i detenuti in semiliberà. “L’iniziativa prevede lo svolgimento volontario e gratuito di lavori di pubblica utilità da parte di persone detenute, con l’obiettivo di favorirne la rieducazione e il reinserimento sociale”, spiega l’assessora al sociale Patrizia Brillo. L’accordo durerà per tutto il 2026 e prevede inizialmente il coinvolgimento di 6 detenuti, con la speranza di poter aumentare il numero dei partecipanti. “Vogliamo aprire le porte del carcere e permettere che le persone dentro imparino un mestiere e siano facilitate nel reingresso in società”, dichiara Corrarati.
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