Politik | Falda di Sinigo

"Siamo condannati all'immobilismo?"

Verdi, PD e Sinistra Ecosociale di Merano chiedono al sindaco Dal Medico di usare lo strumento delle "ordinanze contingibili e urgenti" per sbloccare la situazione.
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Foto: Comitato Sinigo
  • Verdi, PD e Sinistra Ecosociale di Merano, davanti all’inasprirsi della situazione di molte famiglie di Sinigo per l’innalzamento della falda e le sue pericolose conseguenze, chiedono ai partiti di giunta (Civica, Alleanza e SVP) di sperimentare tutte le vie possibili per non rimandare a tempi lunghi interventi urgenti e necessari e per scongiurare l’aggravarsi della situazione.

    Secondo i portavoce dei tre partiti - Julia Dalsant, Giuseppe Panusa, Lukas Gioga - dall’incontro dei primi di agosto promosso  dal Comitato di quartiere sono emerse urgenza e gravità della situazione. "Non si tratta di una novità, purtroppo. La situazione, a seguito dei mesi molto piovosi di maggio e giugno, si è aggravata ed estesa: acqua che sale e non se ne va più in cantine e garage e nuovi condomini colpiti dal fenomeno", si legge in una nota congiunta.

    Alla richiesta della cittadinanza di passare finalmente ai fatti, la giunta ha risposto che tutto al momento è bloccato: "Nessun funzionario intende porre la propria firma sotto atti che impegnino risorse su questo tema fino a quando non ci sarà una sentenza chiarificatrice da parte della Corte dei Conti su medesimi atti del passato". Secondo gli estensori della nota, "recentemente poi l’amministrazione cittadina ha riconvocato il tavolo tecnico su Sinigo. I dati raccolti e le ipotesi progettuali su dove e come intervenire nel concreto, frutto di approfondite analisi di carattere geologico (commissionate per la prima volta dalla giunta Rösch) e di un attento lavoro ingegneristico, sono più che sufficienti per passare ora ad azioni concrete: nuove canalizzazioni, per esempio, nei punti individuati come più critici". Per i tre partiti di opposizione "limitarsi a immaginare soluzioni future, a medio se non a lungo termine, sembra rispondere più a volontà attendistiche e di facciata da parte degli attuali partiti di governo piuttosto che a un sincero desiderio di risolvere il problema una volta per tutte. Riconosciuto che ormai i dati raccolti sul fenomeno e le sue dinamiche sono sufficienti e ampi (grazie, va ricordato, all’incarico dato dalla precedente giunta Rösch ai necessari studi geologici), ci si è limitati a immaginare soluzioni future, a medio se non a lungo termine, come la possibile installazione di un’idrovora".

    Siamo dunque condannati all’immobilismo?, si chiedono i portavoce. "A un’attesa che per gli/le abitanti di Sinigo non trascorrerà senza conseguenze? Se la situazione si è nel tempo aggravata è molto facile immaginare che lo sarà anche nell’immediato futuro, visti anche gli effetti del cambiamento climatico con piogge forti e concentrate. Ogni giorno che passa nell’immobilità è un giorno perso per chi quotidianamente vive e soffre quelle condizioni. Ci chiediamo allora se non vi siano strumenti che già ora possano essere messi in atto da questa amministrazione. Ci chiediamo ad esempio se sia possibile un coinvolgimento su questo tema della Protezione Civile che, si sa, può mettere in atto procedure e fondi emergenziali. Ci chiediamo se il Sindaco in prima persona non possa utilizzare uno strumento d’intervento che è una sua specifica prerogativa. Quello delle ordinanze contingibili e urgenti. Esse vengono emanate in caso di emergenze sanitarie e di igiene pubblica (quale Sinigo a nostro parere può essere classificata) e consentono di attuare procedure in deroga a norme e regolamenti, proprio in considerazione dell’emergenzialità della situazione da affrontare. Un’ordinanza di questo tipo, per esempio, consentirebbe a privati e Vigili del Fuoco di svuotare ogni volta cantine e garage dall’acqua in eccesso e di riversarla direttamente nella rete fognaria o nell’Adige. Cosa, stante le norme vigenti, al momento non possibile e quindi fonte di disagi e difficoltà continui".

    "Ciò che chiediamo a Sindaco e giunta - concludono i tre partiti - è un atto di volontà politica nella ricerca di una soluzione, certo non definitiva, ma possibile già oggi. In ottemperanza anche a quel documento che le forze politiche attualmente al governo avevano firmato, insieme alle nostre e ad altre, in cui si riconosceva nella falda di Sinigo un tema cui dare priorità assoluta in fase di programmazione degli investimenti".

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Josef Ruffa Mi., 21.08.2024 - 15:40

Da non credere "la giunta ha risposto che tutto al momento è bloccato: "Nessun funzionario intende porre la propria firma sotto atti che impegnino risorse su questo tema fino a quando non ci sarà una sentenza chiarificatrice da parte della Corte dei Conti su medesimi atti del passato""

Praticamente si oppongono a questo atto e non pongono in essere atti chiarificativi/alternativi.
Tutto colpa della Corte dei Conti allora?
Chi risponde per i danni?
Ha vinto la burocrazia e il Sindaco si adegua.
Ma questo Sindaco, questa giunta per chi lavora?
Sicuramente i cittadini colpiti sono i famosi "ultimi" ... sembra che non interessino alla giunta.

Mi., 21.08.2024 - 15:40 Permalink