Politik | Sondaggio

“Ecco i veri problemi”

Lavoro, giovani e cultura. Queste le priorità per i cittadini che hanno risposto al questionario online lanciato dal PD nello scorso mese di agosto.

Nell’estate scorsa la rinnovata segreteria del PD avevsa lanciato un sondaggio online con lo scopo di raccogliere gli umori del cittadini in merito alle priorità politiche ed all’azione del partito. Successivamente c'è stato il crollo (atteso) di Spagnolli in Comune a Bolzano e sulle macerie e oggi la segreteria cerca di ricostruire. “Partendo proprio - ha detto oggi la segretaria Liliana Di Fede - dai risultati del questionario lanciato quando la legislatura nel capoluogo era ancora in piedi”. 

La campagna d’ascolto, caratterizzata dal doppio hashtag #diccilatua #sogins, per la prima volta ha visto il Partito Democratico uscire dalle conventicole delle correnti, degli individualisti, degli ex qualcosa e - soprattutto - dei veleni. 
Qual è il giudizio dell’operazione? Estremamente positivo a detta della segreteria, che ha dovuto quasi sorprendersi per la ricchezza delle sollecitazioni giunte dai 223 contributi, seppur compresse in pochi caratteri, come si usa oggi sempre di più. 

Nucleo centrale del sondaggio era la selezione delle priorità politiche. I cittadini hanno dato una risposta che conferma come il lavoro sia al primo posto, specie se abbinato alla parola ‘giovani’ che lo accompagna al secondo posto. 
Sociologicamente interessante invece il posizionamento di alcuni temi che ricorrono quasi quotidianamente nel dibattito politico veicolato dai media. Ebbene: Benko praticamente non compare mai. Mentre il tema della sicurezza si piazza al settimo posto nella lista delle 10 priorità, tendendo a scomparire nella lista secca delle tre priorità (undicesima posizione). 

Ricchissime come detto sono state invece le sollecitazioni in 500 caratteri proposte dai partecipanti al sondaggio. Tant’è vero che una buona parte della conferenza stampa di presentazione dei risultati dell’iniziativa è stata dedicata proprio alla lettura delle proposte/riflessioni da parte dei cittadini (che hanno voluto identificarsi in 125 casi su 223). 

Cosa si attende dunque la gente da chi aspira a governare?
E’ presto detto: che combini l’azione amministrativa puntuale e corretta con risposte concrete ai problemi reali.
I membri della segreteria hanno osservato che i risultati della campagna d’ascolto denotano la “diversità di approccio e sensibilità tra il recinto del partito e gli elettori di centrosinistra che devono essere convinti, per poi essere conquistati o riconquistati”. 

Durante la presentazione dei risultati del sondaggio il più esplicito in termini di autocritica è stato Carlo Bassetti: “la vita del PD da anni è monopolizzata da questioni di puro posizionamento tra le correnti, ora abbiamo ricevuto un segnare chiaro che bisogna promuovere il dialogo sui temi e riallacciare con il voto di opinione”. 

Dal canto suo la segretaria Di Fede ha affermato che i risultati della campagna d’ascolto saranno presto messi a disposizione di tutti online e che costituiranno “un mattone importante nella costruzione di un percorso operativo anche in vista del prossimo appuntamento elettorale a Bolzano”. 

In conclusione Nadia Mazzardis ha fornito alcuni ulteriori dati sui partecipanti al questionario, ricordando che tra coloro che vi hanno partecipato identificandosi la maggioranza erano non iscritti al PD (“il nostro partito si conferma dunque come un interlocutore”). 
Ma anche auspicando che in futuro le donne (solo il 19% tra i partecipanti ‘identificati’ alla campagna d’ascolto) possano trovare maggior spazio nel PD.