Girone di andata senza lieto fine
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Spesso nella storia il cielo cupo e nuvoloso è stato sintomo di sventura. In alcune circostanze si parlò addirittura di fine del mondo, come nel 1816, “l'anno senza estate”. Questo evento fu causato dall'eruzione del vulcano Tambora in Indonesia, la cui esplosione fu talmente massiccia da proiettare un'enorme quantità di pulviscolo in atmosfera, oscurando i cieli di tutto il mondo e facendo sprofondare l´Europa, già disastrata dalle guerre napoleoniche, in un rigidissimo inverno durato più di un anno. Le conseguenze furono catastrofiche: un cielo perennemente grigio- giallastro, tramonti rosso sangue, carestie e pestilenze che fecero credere alla popolazione del continente di trovarsi di fronte all´Armagheddon.Tuttavia, seppur in una giornata uggiosa tipica di novembre, i ragazzi dell´Excelsior mai avrebbero pensato di vivere una sciagura, tutt'al più si pronosticava una partita sofferta visti i tanti giocatori in infermeria e una rosa ridotta all'osso. Si parte dunque con la squadra di casa, l'Eggental, determinata a chiudere in bellezza un buon girone di andata, che li vede alla quarta piazza ad una manciata di punti dalla testa, e un´Excelsior costretta ad un´ardita resistenza. Le intenzioni di entrambe le squadre vengono rispettate per il primo quarto d´ora, dove i padroni di casa attaccano a viso aperto e gli ospiti contengono per quanto possibile la furia avversaria. Dopo quindici minuti però, uno sfortunato autogol di Ibrar condanna i ragazzi di Petrera ad una raffica di gol che non si narrava da diversi anni.
La difesa ospite fatica anche a tirare il fiato vista la montagna di incursioni dell'Eggental, che le frutteranno ben 8 reti nel primo tempo, senza contare i numerosi tentativi a vuoto, spesso fermati dal tenace difensore Serafini, che nonostante un colpo subito al volto al 25´, che lo tiene fermo per un paio di minuti per permettere allo staff medico di bloccare il sanguinamento, rientra in campo con il pugnale tra i denti e continua a mordere le caviglie degli attaccanti. Al rientro in campo l´andazzo di nessuna delle squadre cambia: il team di casa, a differenza di come spesso accade, non molla un centimetro di campo e continua imperterrita nella sua azione offensiva, mentre i ragazzi del fair play sono costretti a subire passivamente le volontà dell´avversario. Ecco però che nel cielo grigio si apre uno spiraglio che fa passare un raggio di luce: si chiama Nicolò Federici e di norma fa il portiere. Oggi però, viste le varie vicissitudini, viene inserito dall´altro lato del rettangolo a giocare come punta, e, forse proprio a causa dell´abitudine da ultimo difensore di volare su ogni pallone, su un cross in area al bacio di Barbieri, servito a sua volta da un perfetto lancio di Stocco, salta più in alto di tutti, ma non con la testa o con i pugni, bensì con i piedi, calciando in semirovesciata il pallone del suo primo meraviglioso gol in maglia Excelsior. Ironicamente la squadra di casa, che si era acquietata dopo la dodicesima marcatura, si risveglia, forse proprio a causa della rete subita, e riprende l´arrembaggio, segnando altre 5 volte e portando il risultato finale su un gargantuesco 17-1. Volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, i ragazzi di Petrera sono riusciti, anche in questa sconfortante circostanza, a trovare il gol, confermando la buona tendenza a segnare, iniziata alla seconda giornata e durata per tutto il girone, interrottasi solo per un breve periodo di due partite, per un
totale di 8 partite a segno su 11. Sconfortato invece il Mister, che afferma: “Il risultato è figlio di una brutta prestazione a sua volta frutto di poca voglia messa in campo. Ci vorrà un intenso lavoro per rimetterci in carreggiata in vista del ritorno, forse la pausa aiuterà i ragazzi a ritrovare lo stimolo, ma se non collaboreranno per investire di più sulla parte atletica, la vedo molto dura”. Per quest´anno è tutto sul campo, ma l´Excelsior non va in letargo e l'agenda resta ricca di iniziative fuori dal rettangolo di gioco. Appuntamento dunque al 15 marzo 2026 contro il Napoli Club campione d´inverno.
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