L’Isis minaccia Roma e l’Italia ci ride su
L’ironia (o meglio l’autoironia) dei romani e degli italiani in genere è un marchio di fabbrica esportabile in tutto il mondo, come il parmigiano reggiano. Questa volta il sarcasmo made in Italy è planato direttamente sulle pagine del Washington Post. Il quotidiano statunitense ha infatti dedicato un articolo sulle reazioni degli italiani alla minaccia di una presunta invasione di Roma da parte del Califfato. L’hashtag #We_Are_Coming_O_Rome, lanciato su twitter da qualche estremista islamico, ha scatenato una serie di battute sul traffico, consigli su dove andare a mangiare, avvertimenti sulla scarsa efficienza dei mezzi pubblici nella Capitale.
Ecco alcuni dei cinguettii più spassosi sparati dalla cerbottana-Twitter negli ultimi giorni: “vi combatteremo con zampone e cotechino”, “andate a mangiare da Gigi er Puzzone”, “non venite in treno, sono sempre in ritardo”, “ricordatevi pneumatici da neve o catene a bordo se prendete l'autostrada. Sennò vi sequestrano il carro armato”, “purtroppo per loro i tifosi del Feyenoord sono arrivati prima” (in riferimento alla Barcaccia di Bernini sfregiata dagli ultrà olandesi). It’s the roman way, fellas.
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