Lo stipendio del sindaco di Bolzano non si riduce
L’indennità non si tocca: il primo cittadino del capoluogo altoatesino continuerà a percepire 12.380 euro lordi mensili (contro gli 8.771 euro del sindaco di Trento), il sindaco di Merano 9.899 euro contro i 7.855 euro di quello di Rovereto. Respinto dunque il ddl presentato dal candidato sindaco del centrodestra Alessandro Urzì che commenta così l’esito della votazione in consiglio regionale:
“C’era bisogno di riportare le indennità tutte ad un medesimo parametro regionale fissato sulla base trentina. E di abolire l’indennità del Presidente del Consiglio regionale (in Trentino già abolita da tempo) e che a Bolzano è stata usata per tenere unite le maggioranze di Spagnolli: così è stato con L’Italia dei Valori e poi con Sel (l’attuale presidente è Margheri), sino alle elezioni. Poi finita l’indennità tutti per i fatti propri”.
Fronte comune di Pd, Artioli, Svp – fa sapere Urzì in una nota –, tutti in difesa dei propri sindaci; “anche i consiglieri trentini, con molto amaro in bocca, hanno dovuto venire in soccorso dei supplicanti colleghi altoatesini. Così anche la parte del PD che in Commissione aveva votato con i trentini Zeni e Civico a favore del disegno di legge hanno dovuto fare marcia indietro”, chiosa Urzì.
Non manca la provocazione finale del candidato sindaco del centrodestra all’avversario preferito:
“Stia Sereno Spagnolli, molto preoccupato questa mattina per l’esito della votazione, se vince gli hanno salvato lo stipendio. Se vincerò io mi attiverò perché questa misura possa essere introdotta per legge una volta per tutte”.
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