Vertenza Sad: inizia il dialogo?
Niente di eclatante, per carità. Quello svoltosi in prefettura ieri 21 dicembre è stato un incontro prettamente istituzionale. Il commissario del governo infatti ha solo una funzione ispettiva e di controllo, ma non decisionale. Ma il contesto ha consentito alle parti di fare una lunga e serena chiacchierata: l’azienda ha esposto di nuovo tutte le sue problematiche a livello finanziario e le rappresentanze sindacali hanno esposto tutte le nostre perplessità in merito.
Alla fine Sad e sindacato hanno concordato un nuovo incontro per il 7 gennaio, quando sarà conclusa la ‘franchigia’ sugli scioperi che coincide con le festività.
Per fare il punto della situazione sulla vertenza abbiamo raggiunto il rappresentante dei lavoratori Benedetto Rarità. Ecco cosa ci ha risposto.
Benedetto Rarità: al commissariato del governo è andato in scena uno scongelamento dei rapporti con il nuovo direttore generale? Nei suoi primi giorni Mariano Vettori aveva espresso critiche molto dure ai lavoratori…
Benedetto Rarità - Quella sua uscita forse è stata causata dal fatto che è nuovo nel settore. Non so, diciamo che l’idea di Vettori, soprattutto dopo la giornata di ieri, ci sembra ora un po’ cambiata. Gli abbiamo anche dimostrato che non è vero che gli autisti in questa provincia lavorino meno e che invece sono i più produttivi in Italia. Chiaro è che il direttore ha il problema oggettivo di posizionare l’azienda in una situazione di forza, in vista delle gare che si svolgeranno nel 2018. Per questo ora deve rivedere i costi e mettere mano un po’ a tutto. In realtà lui è arrivato da poco e noi dipendenti non sappiamo ancora chi è l’interlocutore nel senso che in azienda in questo momento ci sono due direttori di fatto. Evidentemente si tratta di una fase transitoria per gli assetti dirigenziali e la situazione è complicata anche per noi.
Quali per voi i punti irrinunciabili nella vertenza SAD?
Per quanto riguarda il settore ferroviario puntiamo all’avvicinamento economico dei lavoratori di Sad (capitreni e macchinisti) alle condizioni del medesimo personale di Trenitalia. Attualmente esiste un grosso divario che non chiediamo di colmare per intero ma per lo meno di recuperare in parte.
Per quanto riguarda la gomma chiediamo invece di migliorare le condizioni dei lavoratori, superando i ‘nastri lavorativi’ oltre le 12 ore. Il contratto nazionale è unico, le ore settimali sono 39 ma poi bisogna vedere quante sono le ore di guida effettiva e poi anche cosa ci fa a Bolzano un autista con i suoi 1200/1400 euro al mese, che sono gli stessi che prende un autista a Roma o a Palermo.