Politik | Notte dei fuochi

L'attivista musicista

Morto ad Innsbruck il compositore ed insegnante Günther Andergassen, noto per aver militato nel BAS ed aver scontato per questo una condanna a 7 anni in Italia.

Con Günther Andergassen, morto lo scorso 19 gennaio ad Innsbruck, scompare una figura singolare dell’irredentismo tirolese. 

Figlio di una coppia di optanti di Magrè sulla strada del vino, Andergassen iniziò fin da giovane gli studi musicali che lo accompagnarono di fatto per tutta la vita. Subito dopo lo studio del clarientto intrapreso a 12 anni, Andegassen iniziò infatti ad interessarsi per la musica dodecafonica. A 19 anni il giovane era già direttore di coro ad Innsbruck dove risiedeva e dov’era impegnato negli studi universitari in storia dell’arte e musicologia. Dopo la laurea superata grazie ad una tesi sulla musica di Giacomo Puccini Andergassen si trasferì a Salisburgo per proseguire gli studi concentrandosi questa volta su pedagogia musicale e composizione. Conclusi gli studi il musicista e professore altoatesino insegnò a lungo al Mozarteum di Salisburgo e al Conservatorio di Innsbruck. 

Parallelamente prima agli studi e poi all’insegnamento musicale Andergassen però, fin dalla seconda metà degli anni ’50, ebbe occasione di avvicinarsi all’altra grande passione della sua vita e cioè alla lotta per l’indipendenza della sua terra d’origine, il Sudtirolo, dall’Italia. 
In particolare Andergassen fu parte attiva della cosiddetta Notte dei fuochi che tra l’11 e il 12 giugno 1961 portò all’abbattimento di decine di tralicci dell’alta tensione. Andergassen in particolare organizzò il pullman con il quale i militanti del Befreiungsausschuss Südtirol (BAS) giunsero da Innsbruck prima in val di Non e poi a Bolzano, il giorno prima della notte degli attentati. 
Rimasto a piede libero, Andergassen venne arrestato nel 1964 a Venezia dove si era recato con un gruppo di studenti per una gita scolastica. 
Durante il secondo processo di Milano contro 58 attivisti, Günther Andergassen, fu condannato a trent’anni di carcere di cui però ne scontò solo 7 tornando libero nel 1971. 
Dopo aver saldato il conto con la giustizia italiana il professore e compositore poté tornare alle sue attività musicali in Austria, guidando il coro del Conservatorio di Innsbruck e divenendo, dal 1990 al 1995, direttore del Conservatorio di Feldkirch. 
Nella sua attività di compositore Andergassen si concentrò soprattutto sulla musica vocale in particolare per ensemble corale, cercando di combinare contabilità e tecnica dodecafonica. 

In occasione della sua scomparsa la figura di Günther Andergassen è stata ricordata da Roland Lang del Heimatbund, che lo ha definito “ein Südtiroler Freiheitskämpfer in den politisch heißen 1950er- und 1960er-Jahre”. 
Andergassen è stato protagonista di un commosso omaggio anche da parte del comandante degli Schützen altoatesini Elmar Thaler, che ha ricordato in particolare la partecipazione del patriota musicista alla manifestazione intitolata ”Gegen Faschismus - Für Tirol" che ha avuto luogo a Brunico nel 2009. 

Nel 2010 Andergassen pubblicò la sua autobiografia in un volume intitolato “Ohne Opfer keine Freiheit, Autobiografie eines Musikers und Freiheitskämpfers”, pubblicato dalla casa editrice Effekt! Buch di Egna.