Kultur | Viaggi consapevoli

La guida eccentrica al Sudtirolo di Sabine Gruber e Peter Eickhoff

Presentata oggi (23 aprile) a Bolzano la "guida" al Sudtirolo scritta dai due autori. Occasione per conoscere il già noto da una prospettiva personale e scoprire qualcosa di ancora sconosciuto. Non solo per i visitatori, dunque, ma anche per chi ci vive.

“I tedeschi amano i cliché, così io ho cercato di grattare un po' sulla loro superficie, per mostrare cosa c'è dietro”. Esordisce così, Peter Eickhoff, presentando il libro che ha scritto assieme a Sabine Gruber: “111 Orte in Südtirol, die man gesehen haben muss”.

Una guida, anzi una “anti-guida” (sempre Eickhoff) che mescola testi e fotografie dei due autori – senza dare peraltro indicazioni su cosa ha scritto chi - composta in realtà non per chi è alla ricerca di quello che tutti comunque arrivano o arriverebbero a vedere (magari sul suggerimento delle altre innumerevoli pubblicazioni “per turisti”), ma per tutti coloro i quali vogliono farsi un'idea della nostra provincia sfruttando lo sguardo personale di due suoi profondi conoscitori.

Sabine Gruber ha sottolineato come anche i contributi fotografici esprimano questa ricerca personale, che dunque si sofferma talvolta su particolari altrimenti giudicati del tutto eccentrici: “Avete mai visto una guida turistica che ritrae e parla di una superstrada come la MeBo?” (la via a scorrimento veloce che collega Merano a Bolzano è trattata a pagina 76).

Un libro tutto da scoprire, del quale sarebbe molto bello poter disporre anche nella versione italiana. “Dipenderà dal successo del volume”, ha affermato a tal proposito la responsabile della casa editrice emons presente nel Salone delle Dame dell'Hotel Laurin. Intanto, godiamocelo in lingua originale. 

Fotografia di Valentino Liberto