Gesellschaft | Merano

Avanti con le soluzioni tampone

Dietro ai continui rinvii della soluzione dei problemi di spazio delle scuole di Maia Alta c'è un braccio di ferro tra assessorati provinciali?

Per quanto il sovraffollamento delle scuole di Maia Alta sia un problema cronico che continua ad acuirsi di anno in anno, la giunta comunale di Merano e gli assessorati provinciali competenti non sembrano in grado di trovare un approccio risolutivo nel gestire la questione. E' di ieri (23 marzo) la notizia che la giunta meranese continuerà a puntare su sistemazioni provvisorie per il prossimo anno scolastico mentre a lunga scadenza si insisterà sulla necessità che l'ex ospedale Lorenz Böhler, di proprietà della Provincia e attualmente occupato dall'istituto professionale alberghiero in lingua italiana Cesare Ritz, sia riadattato come centro scolastico (tedesco) per il quartiere.


L'ex ospedale Lorenz Böhler di via Schaffer, a Maia Alta.

Aspettare altri otto anni?

Secondo un parere tecnico redatto dagli uffici provinciali competenti, tuttavia, tale soluzione si delinea all'orizzonte non prima di otto anni, viste le esigenze di spazio dell'istituto Ritz e considerati i tempi di risanamento dell'edificio. Una prospettiva che fa cadere le braccia a Hannes Pichler, portavoce del comitato dei genitori della scuola materna, della scuola elementare in lingua tedesca e delle medie di Maia Alta. Pichler esclude categoricamente che le famiglie possano aspettare altri otto anni - “ma è prevedibile che saranno almeno dieci”, dice - prima di vedere risolta in modo definitivo la carenza di spazi scolastici nel quartiere. Sia l'asilo che le medie, infatti, da anni sono costretti a ricorrere a sistemazioni esterne per decine di iscritti, mentre la scuola elementare, ampliata non più di 10 anni fa, risulta già sottodimensionata, tanto che le lezioni si svolgono in parte nelle aule inizialmente destinate alle attività straordinarie. A ciò si aggiunge la necessità di ristrutturare l'edificio sdelle medie che non risponde alle norme di sicurezza. Per non parlare del fatto che la popolazione studentesca del quartiere cresce di anno in anno.

Il vero nodo della questione secondo i genitori

Tempo fa, l'assessore provinciale Philipp Achammer ha dichiarato che la scuola media di Maia Alta è una delle due scuole medie in lingua tedesca dell'Alto Adige che più necessitano di un intervento. Ma allora, perché si ha l'impressione che a mancare sia la volontà politica di affrontare la questione? “In realtà – dice Pichler – il nodo sta tutto nei rapporti tra assessorati provinciali all'istruzione tedesca e italiana.” Ciò che il comitato dei genitori mette in dubbio è la reale necessità delle scuole italiane di continuare ad occupare l'ex Böhler per il periodo indicato dall'assessorato provinciale. “Non sappiamo quanti siano i ragazzi effettivamente iscritti al Ritz, né conosciamo le proiezioni per i prossimi anni”, spiega il portavoce Pichler. L'impressione dei genitori, in ogni modo, è che il mondo della scuola italiana non voglia mollare la presa sul Böhler, a prescindere dalle esigenze reali di tenersi l'edificio, e che l'assessorato alla scuola tedesca non sia abbastanza deciso nel richiederlo.

Ma cresce anche il Ritz 

In realtà, anche per il Cesare Ritz l'ex clinica rappresenta una sistemazione provvisoria, in vista del riadattamento delle proprie pertinenze al centro scolastico di via Karl Wolf. Per sistemare l'ex Böhler – l'intervento ha interessato una cubatura di oltre 10mila metri – la provincia ha speso più di due milioni di euro. Il Ritz ha iniziato le sue attività didattiche nell'anno scolastico 2012 / 2013. All'inaugurazione, l'assessore provinciale alla cultura italiana Christian Tommasini sottolineava il grande interesse riscontrato dalla scuola tra i ragazzi: in pochi anni le iscrizioni sono schizzate da 150 a 500.


L'ex convitto Maiense di via Priami, a Maia Alta.

L'alternativa Maiense

Un'altra a via d'uscita definitiva dalla precarietà potrebbe essere rappresentata dall'ex convitto Maiense di via Priami, che attualmente ospita i ragazzi dell'istituto musicale di via XXX Aprile, in fase di ristrutturazione. Di proprietà della Sandplatz srl, società che amministra i beni immobili delle suore della Congregatio Jesu, il Maiense, da tempo abbandonato, fino all'anno scorso sembrava destinato a essere venduto per fare spazio a un complesso abitativo. Ma il cambio di destinazione da zona di interesse pubblico ad area per l'edilizia abitativa non è ancora stato perfezionato, come conferma l'assessore comunale Stefan Frötscher, il quale però non vuole esprimersi sulle intenzioni della giunta di completare l'iter. Il comitato genitori ha proposto al Comune di Merano di acquistare il fabbricato e realizzare lì, anziché all'ex clinica Böhler, il centro scolastico di cui Maia Alta ha tanto bisogno.

La giunta insiste sull'ex Böhler

Il trasferimento della scuola media di Maia Alta all'ex Böhler rimane comunque un obiettivo a lunga scadenza dell'amministrazione comunale. "Le trattative proseguono - ha spiegato ieri il sindaco Paul Rösch - e non siamo disposti a rinunciare al progetto soltanto perché in Provincia abbiamo incontrato qualche resistenza.” Mentre l'assessore Frötscher ha dichiarato:  "Confidiamo di poter trasferire la scuola all'ex Böhler entro i prossimi cinque anni.“