M11, l'orso che non ha paura dell'uomo
M11 è un orso che sembra amare la notorietà, perché nel giro di pochi giorni è apparso su tutti i giornali mentre faceva il bagno nel lago Pra di Stua. Oggi vi mostriamo in anteprima le immagini di questo cucciolone mentre schiaccia un pisolino nel folto del bosco.
Cucciolone fino a un certo punto, però. Negli ultimi giorni M11 si sarebbe avvicinato ad una serie di fattorie sul monte Baldo dove avrebbe trovato la cena pronta: alcuni ovini sono infatti finiti tra le sue fauci. L'intervento da parte della guardia forestale è stato immediato e il plantigrado è stato allontanato dalle abitazioni.
La popolazione è stupita perché M11, che da più di due anni vive in quei boschi, non aveva mai dato segno di aggressività. Altrettanto stupito non si dice Claudio Groff, funzionario del Servizio foreste della Provincia di Trento: "È sempre stato molto mansueto e non ha mai mostrato timore nei confronti dell'uomo. Per questo ci aspettavamo che potesse avvicinarsi alle case in cerca di cibo e creare dunque problemi agli allevatori". Entrando nell'età adulta il giovane orso sta inoltre sviluppando quelli che sono i suoi istinti naturali di predatore.
Dopo avergli messo il radiocollare i forestali monitoreranno i suoi spostamenti e cercheranno di far perdere l'eccessiva confidenza che M11 ha sviluppato nei confronti della nostra specie. E che ha regalato a Tommaso Borghetti momenti magici.
Spero solo che finalmente,
Spero solo che finalmente, almeno in Trentino, con l' atteggiamento molto disponibile dell' ufficio di Claudio Groff, questo orso riesca a vivere una vita tranquilla, e che rimanga protetto dalle aggressioni illimitate che invece contraddistinguono nella nostra specie.
Ringrazio Tommaso Borghetti
Ringrazio Tommaso Borghetti per aver fatto queste emozionanti fotografie e per averle concesse a salto.bz e ringrazio salto.bz per aver concesso lo spazio dovuto a queste stupende immagini. Bravi!
Mi associo ai ringraziamenti
Mi associo ai ringraziamenti sentiti nei confronti di Tommaso Borghetti, perché le foto, oltre ad essere bellissime, trasmettono l' anima di quell' orso (ed anche di chi lo ha osservato) e forse raccontano un' altra storia a noi, che difficilmente riusciamo a convivere con lui.