Waiting for Godot
La palla continua a passare da una mano all’altra. E in ognuno dei partiti che stanno giocando (si perdoni il gioco di parole) la partita, fanno chiaramente bella mostra di sé da una parte coloro che spingono fino alla rottura (“non a tutti i costi”) e dall’altra i paladini della necessità di evitare il salto nel buio di elezioni anticipate (“mediazione ad oltranza nell’interesse dei cittadini”).
È sotto gli occhi di tutti: quella del comune di Bolzano, a 3 mesi dalle elezioni di maggio, è una classica situazione si stallo. Con pochi punti fermi, innanzitutto legati ai destini politici dei due principali protagonisti.
Mentre sindaco Luigi Spagnolli è conscio innanzitutto di avere in mano le carte della sua ultima occasione in comune a Bolzano ma anche anche di avere di gran lunga la maggiore esperienza per portare a casa un risultato nelle complicatissima alchimia che da anni regge le sorti politiche del capoluogo, la candidata sindaca e consigliera comunale dei Verdi Cecilia Stefanelli invece si fa forza sempre più con la sua intransigente coerenza rotta solo dal consenso affidato a suo tempo nel rocambolesco secondo voto sulla giunta. Stefanelli non ci starà - ha fatto sapere - dicendosi pronta a dimettersi se l’attesa assemblea dei Verdi prevista per il 7 settembre deciderà un qualsivoglia appoggio a Spagnolli e compagnia.
Al di là di Spagnolli e Stefanelli nella stasi si moltiplicano nel manovre sul campo. Non solo ‘dei partiti’ ma anche ‘nei partiti’. Questo pomeriggio il PD si incontrerà con il sindaco di Bolzano, reduce dalle vacanze. L’incontro sarà interlocutorio, a detta del coordinatore cittadino del PD Sergio Bonagura al quale abbiamo rivolto un po’ di domande, per cercare di fare un po’ il punto della situazione.
Bonagura, quali sono sono le ultime notizie?
La notizia è che non ci sono notizie, al di là di qualche sparata d’agosto di singoli esponenti politici sui giornali. La nostra nuova segreteria si è posizionata facendosi sentire. Ora attendiamo l’arrivo di Spagnolli.
Il sindaco cosa dice? Come siete rimasti prima delle sue vacanze?
Prima delle ferie era provato. E’stato un periodo tutt’altro che facile anche per lui, abituato da anni di mediazioni e fatiche. Le capacità in questo senso di Spagnolli sono straordinarie, ma qui ci stiamo muovendo davvero al limite.
Il PD appare fermo e quasi attonito. Prima il risultato elettorale, poi gli sforzi sovrumani volti alla formazione di una maggioranza, quindi il voto su Benko.
Partendo dall’ultima questione: il partito è all’80% per la riqualificazione. Per quanto riguarda l’equilibrio interno tra maggioranza e minoranza hanno avuto un effetto più importante le dimissioni di Chiara Pasquali, piuttosto che le preferenze a vantaggio del gruppo di Randi e Bizzo. Considerando le circoscrizioni, la maggioranza è infatti ancora maggioranza.
Cosa fare ora? Quali sono le prospettive per questa legislatura?
Dipenderà dalla decisione dei Verdi.
Tutto lascia presagire che il loro appoggio sarà esterno…
È verosimile. Così come è chiaro che con un appoggio esterno la vita della legislatura sarà precaria e dipendente da eventuali passaggi delicati su temi chiave. In ogni caso esiste la possibilità di definire per bene quei singoli punti programmatici su cui trovare un accordo e sui quali costruire l’azione politica.
Per cercare di creare le condizioni affinché un voto anticipato possa essere meno ‘doloroso’ rispetto a quello che si teme?
È chiaro che, giunti a questo punto, tutti sono in cerca della via d’uscita più onorevole possibile.
Anche Spagnolli?
Penso proprio di sì.
Quali le priorità ora?
Sinceramente la legge elettorale. La riforma con la riduzione del numero dei consiglieri senza correttivi per favorire la governabilità di fatto ha accresciuto i problemi, riducendo il peso dei partiti maggiori.
E l’articolo 55 quinquies?
Ho sempre detto che quella legge non andava bene. Occorre metterci mano per consentire al comune di discutere eventuali progetti di riqualificazione urbanistica anche nella fase preliminare, dando spazio anche alle opinioni dei cittadini. La legge va riformata.
Non c’è nessuna possibilità il PRU di Benko venga ripresentato?
Direi di no. Senz’altro non basterebbe cancellare qualche frase.
Che interpretazione date delle manovre di questi giorni nel centrodestra?
Se è vero che noi rischiamo di non avere la maggioranza loro stanno comunque peggio di noi perché non riescono ad avere i numeri per la mozione di sfiducia. Vettori ed Urzì si candidano poi entrambi a guidare il centrodestra ma in realtà si muovono su versanti contrapposti.
Il riferimento è alle prese di posizione Vettori e Salvini a favore degli indipendentisti sudtirolesi?
Senz’altro nell’opposizione di centrodestra manca la necessaria compattezza. Ma a noi tocca il compito di ricostruire il centrosinistra. Operazione tutt’altro che facile.