Un chiaro messaggio quello lanciato dalle giovani e dai giovani bolzanini che questa mattina hanno partecipato alla celebrazione della Giornata della Liberazione, iniziata ai piedi del Lager di Bolzano e proseguita in Piazza Adriano. Un messaggio di libertà, di antifascismo e pace di cui le nuove generazioni sentono di voler parlare soprattutto alla luce dell'assenza di alcuni rappresentanti della politica locale.

“Un messaggio che - come ci raccontano giovani presenti alla celebrazione – per noi è di fondamentale importanza e per cui saremmo state e stati presenti questa mattina a prescindere da tutto, ma che sicuramente si rafforza nel suo significato proprio a causa dell'assenza di molti politici locali. Un'assenza vergognosa e inaccettabile.”

"L'antifascismo non si delega. Nemmeno alle cerimonie"

Mattinata che ha visto non solo le voci dei cittadini e delle cittadine del presente, ma anche la lettura di alcune testimonianze di voci del Passato, fondamentali per ricordare il genocidio fascista e nazista e sollecitare alla Resistenza non solo in occasione del 25 aprile, ma ogni giorno. “Da giovani cittadini e cittadine pensiamo che, soprattutto in questo periodo politico, sia davvero importante farsi sentire per ricordare la Storia, non solo per far sì che non si ripeta, ma anche per provare a eliminare i residui del pensiero fascista che ancora oggi risultano molto radicati all'interno della nostra società.”

“Vista l'aria che tira in Italia, ma anche in Europa e nel mondo più in generale, crediamo sia importante partecipare a questa giornata, - sottolineano i giovani presenti – una giornata che non sia divisiva ma che ci ricordi di andare tutti e tutte nella stessa direzione: la libertà.”

Messaggio condiviso e lanciato anche durante l'intervento del Sindaco di Bolzano, Renzo Caramaschi e del Presidente della Provincia Autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, che si sono poi uniti al coro sulle note di "Bella Ciao" nella cornice di Piazza Adriano.