“Siamo alla presidenza per avere peso”
Francesca Schir, qual è il suo commento su quanto è avvenuto nelle ultime ore a Bolzano?
Concordo con tutti coloro che dicono che non si può governare una città quando a prevalere sulla politica sono le pure logiche economiche.
Ma l’entusiasmo in occasione della bocciatura a Spagnolli è apparso contraddittorio. Il sindaco è stato fatto fuori dalla più benkiana dei pro Benko.
I festeggiamenti sono stati senz'altro fuori luogo. Ma l’entusiasmo era motivato dal desiderio di ottenere un risultato migliore nelle prossime elezioni e alla contrarietà alla giunta Spagnolli così come era stata configurata.
Quella del presidente del consiglio comunale di Merano è una poltrona. E già a Laives siete stati accusati di aspirare anche voi a questi incarichi che in passato avete criticato aspramente. Come la mettiamo?
La situazione dell’Alto Adige è molto particolare dal punto di vista della legge elettorale. Qui non c’è il premio di maggioranza e quindi la politica tradizionale del M5S (ottima opposizione per guadagnare consensi, andare al ballottaggio, vincere e governare) difficilmente può portare a risultati. Quindi credo che sia sia una questione di responsabilità nei confronti degli elettori arrivare ad avere un ruolo politico significativo. E’ importante dare un segno di presenza portando le idee in modo più consistente rispetto ad una mera e blanda opposizione. Il Sudtirolo ci permette di elaborare una sorta di laboratorio per sperimentare qualcosa di diverso come Movimento 5 Stelle. Anche il cosiddetto ‘appoggio esterno’ di Paolo Castelli a Laives è comunque il punto di partenza per un cambiamento. Il mio ruolo a Merano è super partes e di garanzia soprattutto per l’opposizione.
Ecco: la presidenza del Consiglio all’opposizione è senz’altro una novità a Merano.
Il merito va attribuito al sindaco Rösch che ha lasciato all’opposizione la possibilità di decidere autonomamente a chi proporre per quella carica.
Quale il giudizio politico sulle elezioni comunali di Merano? Rispetto al responso delle urne nelle trattative per la formazione della giunta è sembrato quasi che la SVP da perdente diventatasse una vincitrice delle elezioni.
Sono rammaricata dal fatto che la democrazia è stata in qualche modo bypassata in nome della governabilità. Capisco che Rösch punti a durare per 5 anni, in altre condizioni sarebbe davvero impossibile, va tenuto conto infatti del patto di ferro tra Zaccaria e SVP. In ogni caso che governino i perdenti lo considero assolutamente antidemocratico e contrario all’ottica predicata da tutti. E cioè della partecipazione e del rispetto della volontà dei cittadini. Molti cittadini si sono detti delusi in questo senso. Va detto che anche il programma, rispetto a quello presentato in campagna elettorale e nel quale ci riconoscevamo in gran parte, è stato reso oggi molto più fumoso. E quindi più difficilmente realizzabile, anche per via della composizione concreta della giunta.
Rösch ce la farà a durare per 5 anni?
Sarà constantemente sotto ricatto da parte del gruppo costituito da SVP e Alleanza per Merano.