"Una moratoria di 5 anni per la grande distribuzione"
Il clima di fiducia nel commercio al dettaglio migliora per il quarto anno consecutivo.
Si apre con questa notizia positiva il report dell’IRE, riferendo che l’86% dei dettaglianti conta di conseguire redditi soddisfacenti nel 2016.
Rispetto allo scorso anno si prevede un incremento dei fatturati, nonostante la debole dinamica dei prezzi. Il volume d’affari dovrebbe crescere sia con la clientela locale sia con gli ospiti per effetto del buon andamento delle presenze turistiche. Secondo le imprese intervistate, il miglioramento della situazione economica e delle condizioni di accesso al credito porteranno un leggero aumento degli investimenti e anche per l’occupazione si prevede un andamento positivo.
Per quanto concerne le differenze tra i vari settori del commercio al dettaglio, l’indagine congiunturale rileva un clima di fiducia particolarmente buono per le farmacie e le drogherie. Anche i supermercati, i minimarket e i negozi di alimentari mostrano una redditività superiore alla media.
Maggiori criticità emergono invece nel commercio di abbigliamento e calzature e nel commercio ambulante. In questi comparti la situazione varia molto da impresa a impresa e oltre un quinto dei commercianti si attende ancora una redditività insoddisfacente.
Nel settore del commercio e della riparazione di veicoli il clima di fiducia è molto positivo: quest’anno oltre il 91 percento delle imprese conta di conseguire redditi soddisfacenti.
In merito ai risultati dell’indagine ha preso posizione il presidente della Camera di Commercio Michl Ebner, affermando che cruciale per il futuro sarà il fatto che ora alla Provincia sono state attribuite le competenze in materia di pianificazione urbanistica del commercio.
Un commento è giunto anche da Walter Amort di Unione Commercio che ha ravvisato nella struttura composta in gran parte di aziende piccole e familiari l’origine della conferma della vitalità del settore. Amort ha però messo in guardia, affermando che “la strada è ancora lunga e la politica deve impegnarsi per sostenere il commercio, garantendo un quadro giuridico chiaro, univoco e soprattutto valido per tutti”.
Sulle buone notizie che giungono dal ‘barometro’ IRE s è espresso anche il presidente di Confesercenti Federico Tibaldo, dicendo che “i dati positivi riguardano la distribuzione organizzata e dotata di parcheggi, mentre is conferma la criticità del commercio tradizionale e dei mercati che pur offrendo un servizio e merci di qualità non riescono ad essere competitivi”.
Tibaldo è giunto a chiedere “una moratoria di almeno 5 anni su nuove aperture della grande distribuzione per consentire di ripopolare i negozi chiusi, a beneficio anche dei residenti”.