Politik | A Roma

Sanità, ricomincia il confronto

“Positivo” l’incontro tra Widmann e il neoministro Speranza. Specializzandi austriaci, conoscenza solo del tedesco e ticket i nodi trattati. Ora palla ai tecnici.
Thomas Widmann, Roberto Speranza, Durnwalder, Unterberger
Foto: USP

Un incontro tecnico per definire le tematiche accennate sotto il profilo politico. È il risultato portato a casa da Thomas Widmann che a Roma ha incontrato il neoministro alla salute, Roberto Speranza. Da parte dell’assessore altoatesino e con lui della giunta c’è ovviamente l’auspicio che il confronto sui nodi che toccano il comparto sanitario provinciale possano essere più semplici rispetto ai contrasti del mandato dell’ex Giulia Grillo, bollata di “centralismo” da Kompatscher come gli altri ministri M5s dello primo governo Conte.

In effetti il colloquio centrato sulla formazione medico specialistica, l’iscrizione agli albi professionali e l’assestamento del bilancio di previsione della Provincia in merito al ticket al pronto soccorso si sarebbe svolto “in un clima molto aperto e disponibile”. “Il ministro Speranza - ha spiegato Widmann - conosce le peculiarità del territorio altoatesino e la sua particolare situazione”.

Il colloquio si è svolto in un clima molto aperto e disponibile. Il ministro Speranza conosce le peculiarità del territorio altoatesino e la sua particolare situazione (Thomas Widmann)

 

La formazione specialistica

 

Due soprattutto i problemi da risolvere che Bolzano ha fatto presente al nuovo titolare del dicastero e su cui - soprattutto per la formazione medico specialistica - si sono consumate le frizioni con Roma. Per il primo argomento l’assessore è tornato a fare presente la necessità, per la Provincia, dell’accordo con l’Austria relativo ai professionisti provenienti dalle università austriache. “La collaborazione con il ministero della salute ed il ministero per affari esteri austriaco e l’Ordine dei medici dell’Austria - ha detto - è stata attivata allo scopo di far fronte al fabbisogno di medici specialisti in Alto Adige: per fare in modo che la formazione medico specialistica diventi più attraente per i giovani medici e garantire un numero sufficiente di medici bilingui della nuova generazione abbiamo attivato”. Il permanere di questa opportunità è ritenuta, questo il messaggio per Roma, “una condizione fondamentale per assicurare gli attuali livelli assistenziali e qualitativi della sanità altoatesina”.

 

Tedesco “unico” per l’albo

 

Segue la conoscenza delle lingue per l’iscrizione negli albi professionali. Widmann si è soffermato sulla possibilità concessa di sostenere l’esame di conoscenza linguistica solo in lingua tedesca al fine dell’iscrizione negli albi delle professioni sanitarie. Una misura secondo l’assessore di sostenere la libera circolazione delle persone, come previsto a livello comunitario, e favorire la presenza di medici e di personale sanitario sul territorio. “In questo modo - ha aggiunto - si vuole dare quindi la possibilità a tali professionisti di imparare la lingua italiana in loco, possibilità, per altro, già prevista e sostenuta per professionisti sanitari provenienti da altre regioni italiane”. 

È stato infine toccato il tema dell’assestamento del bilancio di previsione della Provincia con riferimento alla norma provinciale che introduce una compartecipazione per prestazioni differibili presso il pronto soccorso. All’incontro hanno partecipato anche i parlamentari altoatesini Julia Unterberger e Meinhard Durnwalder.