Chronik | Opera intercomunale

Una scuola a metà

Per il polo di San Giacomo anche l’ok del consiglio di Bolzano. Pronto nel 2022-2023 per 600 alunni. Della Ratta: spesa al 50%, a Laives un regalo ingiustificato.
polo scolastico San Giacomo Bolzano Laives
Foto: Area Architetti

Anche l’ultimo via libera è arrivato. Per il progetto di ampliamento del polo scolastico di San Giacomo - necessario per togliere dalle aule nei container una parte degli oltre 600 alunni della scuola posta “sul confine” tra i Comuni di Bolzano e Laives - non resta che la realizzazione pratica. Il consiglio comunale del capoluogo ha approvato all’unanimità l’opera che ha un costo di 18,9 milioni di euro diviso a metà tra le due amministrazioni. I lavori dovrebbero partire a fine 2020 o inizio 2021, per concludersi in due anni in tempo per l’anno scolastico 2022-2023

 

Una sistemazione definitiva

 

L’intervento che risponde allo sviluppo demografico della frazione di San Giacomo riguarda la realizzazione di aule per i bambini delle elementari di entrambi i gruppi linguistici, suddivisi in due sezioni di lingua italiana e una di lingua tedesca (oltre 600 i posti totali). Prevista inoltre la collocazione di servizi aggiuntivi: mensa, biblioteca, aula multimediale e aula di musica, spazi comuni, ma anche un piccolo asilo d’infanzia da 20 posti. Il progetto è dello studio Area Architetti associati, vincitore del concorso bandito nel 2017.

 

 

Concluso positivamente l’iter presso il Comune di Laives, l’opera è stata presentata ai cittadini del centro della Bassa Atesina lo scorso 14 ottobre, alla presenza degli assessori provinciali alla scuola Giuliano Vettorato e Philipp Achammer. Lo stesso giorno la giunta di Bolzano ha dato l’ok al progetto, poi approvato ieri con una larga condivisione dall’assemblea del capoluogo.

 

Sì unanime - con distinguo

 

In aula non è mancato tuttavia qualche accento critico. Il consigliere Claudio Della Ratta, pur votando l’impegno, ha biasimato la ripartizione dei costi, a suo avviso non equa in base alla provenienza degli alunni.

 

 

“Visto che gli utenti di Bolzano - afferma - rappresentano il 37% del totale, significa che il Comune capoluogo sostiene un costo maggiorato di 2,5 milioni che spetterebbe al Comune di Laives. La nostra città infatti spenderà 9,5 milioni, rispetto ai 7 milioni che spetterebbero in base agli alunni frequentanti. Sono consapevole che la suddivisione a metà delle relative spese sia frutto di un accordo in vigore da tempo, che teneva conto anche dello sviluppo demografico di Laives e San Giacomo, originato in prevalenza dai bolzanini che vi si sono trasferiti nel tempo, a partire dagli anni ’80, ma a mio avviso questo è un regalo ingiustificato di alcuni milioni di euro”.