“Più istruiti ma con poche chance”
Le origini sociali contano oggi molto meno di un tempo. Ciò nonostante i giovani hanno meno probabilità di raggiungere posizioni sociali migliori non solo dei loro genitori, ma anche dei fratelli e sorelle maggiori. “Per far ripartire verso l’alto l’ascensore sociale sono importanti le pari opportunità di accesso ad un sistema educativo di qualità al fine di ridurre l’influenza della famiglia di origine”, sostiene la Presidente dell’IPL Christine Pichler. Aggiungendo che “alla luce della ripresa economica è oggi più che mai importante creare prospettive di lavoro stabili per i giovani”.
Recentemente IPL ha organizzato un convegno accademico sulla mobilità sociale ed ora l’organismo legato ai sindacati si preoccupa delle ricadute pratiche che quanto appurato dovrebbe nella nostra realtà locale. Il Direttore IPL Stefan Perini nel prendere posizione parte dai principi generali, non dando nulla per scontato e quindi osservando che il termine mobilità sociale non è molto chiaro ai più.
“La mobilità sociale non ha a che fare con i trasporti”, dice Perini aggiungendo che “con tale termine si intende il processo che consente a persone o gruppi di persone di spostarsi tra le diverse posizioni della stratificazione sociale”. Il ricercatore Luca Frigo che per IPL ha curato il recente convegno aggiunge quindi che “sulla base dei dati possiamo dire che loggi ’ascensore sociale ha qualche malfunzionamento ed è fondamentale che riparta per le pari opportunità e la giustizia sociale”.
Per consentire quindi all’ascensore sociale di sbloccarsi l’IPL ha indicato cinque raccomandazioni.
Innanzitutto si ricorda come il sistema educativo pubblico non sia solo il luogo dove si apprende, ma anche un ambiente di scambio tra individui con background socio-economici diversi. In un’epoca caratterizzata da immigrazione e disuguaglianze crescenti diventa fondamentale la funzione sociale svolta dal sistema educativo a partire già dalla prima infanzia, sostiene IPL. E che quindi una buona qualità del sistema educativo è un investimento sociale per il futuro.
In secondo luogo l’Associazione per la Promozione dei Lavoratori pone l’attenzione sulla necessità del cosiddetto Lifelong Learning. La formazione di base è il primo passo, ma non è sufficiente. Al fine di favorire la mobilità sociale durante tutto l’arco della vita, è fondamentale rafforzare e sostenere la formazione continua e permanente che consente l'acquisizione di nuove competenze.
A proposito di mobilità sociale si ritiene quindi fondamentale la riduzione delll’influenza della famiglia di origine sulle prospettive professionali dei figli.
La scelta degli studi e dell'occupazione è talvolta influenzata dalla famiglia di origine sia in termini economici che culturali, si osserva infatti. In quanto i figli di genitori laureati hanno una probabilità di laurearsi maggiore rispetto ai giovani con genitori con un solo un titolo della scuola dell'obbligo. Un sistema di sostegno pubblico è fondamentale - ricorda IPL - al fine di promuovere uguaglianza di opportunità educative mediante l'eliminazione dei condizionamenti di ordine economico e sociale dei giovani.
IPL prende quindi posizione affermando che oggi è sempre più importante predisporre un sistema di Welfare che sia realmente efficace.
La mobilità sociale è infatti fortemente connessa alla disuguaglianza ed è fondamentale in tale relazione il ruolo svolto dal welfare. Tuttavia, a differenza di altri Paesi, il welfare in Italia risulta poco efficace nel ridurre le disuguaglianze, dice IPL. E quindi l’Alto Adige dovrebbe dare il buon esempio avviando un sistema di valutazione delle proprie misure di welfare.
L’ultimo aspetto evidenziato da IPL per promuovere la mobilità sociale dei giovani è la predisposizione di un mercato del lavoro che fornisca reali prospettive.
La debole crescita economica degli ultimi anni e la disoccupazione infatti hanno contributo a ridurre le chance soprattutto delle generazioni più giovani. Diventa quindi fondamentale un mercato del lavoro che consenta chance di accesso e prospettive di stabilità ai giovani al fine di consentire una mobilità sociale verso l’alto. Consentendo anche ai giovani di pianificare la loro vita futura.