Politik | L'analisi

Siamo sempre speciali

Mentre la vittoria di Renzi può essere letta come un tentativo, compiuto dall’Italia, di diventare finalmente un Paese “europeo”, in Alto Adige il voto evidenzia ancora una volta le nostre peculiarità.
Adesso speriamo solo che i nostri “renziani” - quelli della prima ora come Bizzo e quelli della seconda come Tommasini e Spagnolli - non pensino che il trionfo anche altoatesino del Pd sia pure in qualche modo merito loro e della loro gran bravura come pubblici amministratori: sarebbe un errore colossale. In realtà - come tutti hanno ben capito - ha vinto Renzi e basta, convincendo a votarlo la gran parte di quelli che non rinunciano a sperare ed a volere un’Italia migliore ma ben dentro l'Europa. Da noi il dato più anomalo è il calo dei votanti, fortissimo. Da terra di grande partecipazione siamo diventati fanalino di coda con il 52,3 %: meno addirittura della media nazionale del 58,7% e molto meno della nostra circoscrizione Nord Est con il 64.5%. Il fatto è che lo scandalo dei vitalizi, ancora non risolto, continua a pesare negativamente sugli umori e sulla fiducia degli elettori. Ne sa qualcosa Pius Leitner, perseguitato anche dalla vicenda del vibratore, con un vero tracollo.  E ne sa qualcosa pure la SVP, che pur eleggendo Dorfmann perde decine di migliaia di voti: non le resta che aggrapparsi a Renzi. Mentre Verdi-Sel-Tsipras hanno fatto dignitosamente la loro parte, l'altro dato controcorrente è quello dei 5Stelle in calo ovunque ma non da noi, dove quelli di Grillo hanno comunque guadagnato rispetto alle altre elezioni in cui erano presenti. Sono probabilmente visti come quelli che danno l'esempio e fanno pulizia, versione originaria del grillismo prima che questi dicesse no a tutto e tutti mettendo anche paura con le sue urla ed i suoi insulti. E dunque Koellensperger si taglia l'indennita' e cavalca lo scandalo vitalizi mentre Filippi solleva la vicenda  Dalle Nogare/Tenti: a loro non si chiede di più.