Morire di lavoro

Le morti sul lavoro sono una nota piaga nazionale che non risparmia il Trentino Alto Adige. Il quadro tracciato dall’Inail nella relazione 2018 offre una fotografia in chiaroscuro: se calano gli infortuni complessivi (-4,3%) aumentano invece i casi mortali: +4,5%, per 704 episodi totali. Un bollettino che in regione si traduce in 8 morti accertati per la provincia di Bolzano e 7 per quella di Trento, con un’oscillazione dal 2014 in poi che evidenzia comunque che un fenomeno è tutt’altro che debellato (e difficilmente lo sarà). Non bisogna in ogni caso rallegrarsi perché nel Paese, aggiunge l’istituto, nei primi cinque mesi del 2019 “i casi mortali sono stati 391, due in più rispetto allo stesso periodo del 2018”.
In un anno 704 lavoratori deceduti
Secondo il rapporto illustrato a Roma, presso la Camera dei deputati, dal presidente Massimo De Felice, gli infortuni riconosciuti sul lavoro sono poco più di 409mila (-4,3% rispetto al 2017), di cui circa il 19% occorsi “fuori dell’azienda”, cioè “con mezzo di trasporto” o “in itinere”. Delle 1.218 denunce di infortunio mortale, in crescita del 6,1% rispetto al 2017, i casi accertati “sul lavoro” sono stati 704, il 4,5% in più rispetto all’anno precedente. Di questi, 421, pari a circa il 60% del totale, sono avvenuti “fuori dell’azienda” (35 casi sono ancora in istruttoria).
Delle 1.218 denunce di infortunio mortale, in crescita del 6,1% rispetto al 2017, i casi accertati “sul lavoro” sono stati 704, il 4,5% in più rispetto all’anno precedente
Circa 59.500 le malattie denunciate, il 2,6% in più rispetto all’anno precedente. Ne è stata riconosciuta la causa professionale al 37%, mentre il 3% è ancora “in istruttoria”. I soggetti ammalati sono invece 43mila, di cui quasi il 40% per causa professionale riconosciuta. Più di 7,6 milioni le prestazioni sanitarie fornite ai lavoratori per incidenti o patologie.
Irregolare il 90% delle aziende controllate
Colpisce il dato sui controlli: sono state 15.828 le aziende oggetto di verifiche nel 2018, l’89,35% delle quali sono risultate irregolari. I lavoratori regolarizzati in seguito ai controlli sono stati 41.674, di cui 3.336 “in nero”. Sono state inoltre accertate retribuzioni imponibili evase per circa 3,5 miliardi di euro e richiesti premi per 76 milioni.
15.828 le aziende oggetto di verifiche nel 2018, l’89,35% delle quali sono risultate irregolari. I lavoratori regolarizzati in seguito ai controlli sono stati 41.674, di cui 3.336 “in nero”
Regione, numeri stabili
I dati per il Trentino Alto Adige sono grossomodo stabili, pur con delle variazioni da un anno all’altro. Per fare un raffronto tra i due estremi temporali considerati dall’Inail, le denunce d’infortunio erano 15.849 a Bolzano nel 2014 e sono state 16.084 l’anno scorso, mentre a Trento i numeri sono rispettivamente 9.233 e 8.344.
In Alto Adige nel 2014 rispetto alle 15 denunce di incidenti mortali si è giunti a 10 episodi accertati, nel 2018 la variazione è stata da 9 a 8; 16.084 invece le denunce di incidenti totali l’anno scorso
Per i casi mortali, occorre distinguere tra le denunce degli episodi e il responso degli accertamenti. In Alto Adige nel 2014 rispetto alle 15 denunce si è giunti a 10 episodi accertati, nel 2018 la variazione è stata da 9 a 8. Per il Trentino sette gli episodi accertati in entrambi gli anni.
Infine, le denunce di malattie professionali sono passate in Alto Adige da 299 nel 2014 a 195 nel 2018, in Trentino nello stesso intervallo da 422 a 408.
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