Umwelt | Premio Cultura Socialis

Il giardino dell'eden in Val Venosta

Aggiudicato il premio Cultura Socialis 2014. La giuria ha scelto il progetto “Adam&Epfl”, per l'iniziativa che promuove produzione agricola locale, biodiversità e sostenibilità ambientale.
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La maledizione della mela non è soltanto il peccato originale di Adamo ed Eva ma rappresenta un pericolo ancora oggi, specialmente se l'economia di un'intera regione si concentra su un unico prodotto, e una valle intera come quella dell'alta Val Venosta rischia di diventare un unico frutteto ricoperto di reti antigrandine. L'economia come attività di mera scelta tra mezzi scarsi per raggiungere l'obiettivo della massima monetizzazione.

Una piccola comunità di persone in Alta Val Venosta si è riunita nel 2011 per contrastare questo pericolo e riflettere sul lento mutamento che il paesaggio della loro valle stava subendo a causa dell'irruzione delle culture intense di frutta. Tema, che influiva direttamente anche sulla salute della popolazione, la sostenibilità ambientale e l'economia agricola.

Così è nato il progetto Adam&Epfl, premiato venerdì 21 marzo, dalla giuria del premio Cultura Socialis 2014 perchè “è l’iniziativa che pone in primo piano l’Agire e non il Lamentarsi, il Condividere e la Creazione di spazi per la libera espressione.”.

„Ci siamo semplicemente chiesti – spiega Alexander Agethle, uno dei fondatori del progetto -, quali siano i valori importanti per un'economia che sostiene il nostro paesaggio, come usarli e come imparare a pianificare le riserve energetiche per il futuro e per le prossime generazioni“.

Invece di aspettare che il paesaggio finisca sotto una rete antigrandine, il gruppo di Adam&Epfl, ha iniziato ad organizzarsi, coinvolgendo contadini, mamme, artigiani, casalinghe, medici e studenti, e promuovendo una cultura del dialogo e dell'incontro per trovare un economia sostenibile.

“Assolutamente non ci aspettavamo il premio – racconta Agethle -, ci occupiamo di un tema molto caldo e non ci aspettavamo una decisione talmente coraggiosa da parte della giuria”. Stupisce in effetti, che venga premiato un'iniziativa che punta in prima linea a proteggere la comunità loce, e solo in seconda a soddisfare i bisogni dell'export e del grande mercato.

“Se una comunità è autosufficiente allora è inevitabile che si instauri un rapporto più intenso tra una popolazione e la propria terra” dice in un saggio Serge Latouche, economista e antropologo, massimo rappresentante della teoria della decrescita felice. Un rapporto che va coltivato mantenendo, ed eventualmente recuperando, le tradizioni tipiche del territorio. In Val Venosta ci stanno riuscendo e il loro lavoro sta mostrando i primi frutti.

Adam&Epfl sono riusciti a resistere alla tentazione della mela e per questo sono stati premiati.