Finalmente 20 nuove colonnine
Il tema non è certo una priorità in questo periodo, vista la quarantena imposta per il coronavirus e i divieti agli spostamenti. Tuttavia, sul fronte della mobilità sostenibile arriva una buona notizia per l’Alto Adige. Si è sbloccato il ritardo che finora ha interessato, rispetto all’annuncio pubblico fatto nel dicembre 2018, la gara relativa a 20 nuove colonnine elettriche. Si tratta di presidi destinati alla ricarica delle vetture elettriche, da installare sui principali assi viabili della provincia, e che si aggiungeranno alla rete composta attualmente da circa 80 stazioni.
Dopo oltre un anno si è quindi arrivati alla pubblicazione, sul portale provinciale degli appalti, promosso da Sta-Strutture trasporto Alto Adige. Se la procedura procede senza intoppi, le colonnine saranno pronte dopo un anno e mezzo dalla firma del contratto.
Il ritardo sarebbe legato ai passaggi burocratici. In ogni caso l’importante è essere partiti: “Le lungaggini sono dovute a tante questioni, ma va sottolineato che nessun’altra provincia o regione italiana ha già fatto così tanto per la mobilità elettrica” precisa Harald Reiterer, coordinatore di Green mobility, iniziativa della Ripartizione mobilità di Palazzo Widmann e coordinata da Sta.
Le lungaggini sono dovute a tante questioni, ma nessun’altra provincia o regione ha già fatto così tanto per la mobilità elettrica (Harald Reiterer, Green mobility)
Le sezioni stradali interessate sono diverse, si va dai Comuni di Sinigo, Parcines, Lana alla Mebo nelle due direzioni.
Riguardo al bando, l’investimento previsto nel dicembre 2018 ammontava a 774.000 euro, di cui 257.000 dal ministero dei trasporti. La gara contempla 20 colonnine, ma è previsto un punteggio maggiore per chi ne propone fino a 13 in più, quindi 33 totali. Sono comprese fornitura, installazione e gestione dei presidi per 6 anni, con un valore massimo del giro d’affari per il periodo di concessione di 5 milioni 840.875 euro.
Green mobility sta cercando aggiornare in modo completo il portale dedicato alle stazioni di ricarica. Occorre riunire in un’unica veste i dati provenienti dalle installazioni che procedono in modo autonomo: da parte di Alperia a cui si deve la quota maggiore di colonnine presente in Alto Adige, ma su questa direzione si sta muovendo anche il consorzio elettrico della val Venosta per i Comuni di competenza. Ancora, ci sono le installazioni compiute da Autobrennero lungo l’A22 o nelle sue pertinenze (fuori dal casello di Bressanone) e si registra l’annuncio fatto dal Comune di Bolzano per una prossima gara relativa a 200 colonnine nel territorio cittadino. Anche questa è un’iniziativa autonoma rispetto a Sta/Green mobility.