Moto e rumore: sì, il problema c’è!
Quando ho letto l'intervento su salto.bz di Thomas Benedikter del 22 giugno e, soprattutto, la lettera sul giornale “Alto Adige” dello scorso sabato mi sono rincuorato. Pensavo di essere il solo a trovare sempre più insopportabile il baccano che ormai accompagna ogni giornata bolzanina. Avevo (presumo avevamo) apprezzato il silenzio che aveva accompagnato le giornate del “confinamento”, soprattutto di sera.
Ebbene, passato questo periodo, alla faccia che “saremo migliori”! Un par di ciufoli, si dovrebbe esclamare. I comportamenti delle due ruote sono degni da indagine psicologica, se non psichiatrica. Fermi al semaforo sgasano come se dovessero attendere il passaggio dal rosso al verde in pista, accelerate di poche decine di metri per dimostrare forse di “avere il potere in mano” o per dimostrare chissà cosa ancora. Alcune moto sembrano trattori urlanti e ansimanti allo stesso tempo e via discorrendo. Tralasciando la puzza dei motori che qualche ritoccatina (illegale) l’hanno ricevuta.
Certo, già immagino gli improperi, gli insulti e via discorrendo all’estensore di queste righe, ma l’inquinamento acustico è un problema serio di questa società. Se si trasformano le vie principali della città in “piste” qualcosa proprio non funziona, anzi non quadra per nulla. Le corse si fanno in pista, su strada bisogna avere quel briciolo d'intelligenza di capire che le strade cittadine non sono piste. Difficile capirlo? Evidentemente... mentre scrivo queste righe il passaggio di questi "eroi dello scappamento urlante" è regolare e continuo.
Corso Libertà la stanno rifacendo, ora ha in parte un manto stradale perfetto e sarà la pista “perfetta” per questi "appassionati" ma assai rompicabbasisi su due ruote. A questo punto l'unica speranza è che vengano montati degli scatolotti arancioni per l'autovelox.
Non funziona nemmeno in montagna con la "moral suasion" e forse non è un caso che in Tirolo ora sono andati giù con l’accetta nei confronti di certe moto "fracassone & urlanti". Questa notizia qui da noi, però, mi pare non sia stata ripresa da nessuno. Come mai? Perché bisogna forse essere accondiscendenti fino a... 90° nei confronti delle due ruote turistiche?
Torno all’aspetto urbano. Inutile girarci attorno. Ci sono problematiche (anche legali) di superamento dei limiti di inquinamento acustico nelle principali vie della città, a Bolzano come altrove. Però mi si spieghi se vengono fatti controlli ad hoc. Perché di pattuglie delle forze dell’ordine, ad esempio, in corso Libertà a fare controlli con posti di blocco non le ho viste ma, forse, i controlli vengono fatti altrove. Posso capire che vi siano altre priorità ma qualche controllo periodico, puntiglioso e accurato su certi mezzi, mi permetto di affermare che va fatto senza se e ma. Non è possibile che molti abbiano una sonorità che pare il frutto di un'abile manomissione degli impianti di scarico. A che pro poi lo capiscono solo i/le diretti/e interessati/e.
In Germania in molte città ci sono le pattuglie della Polizei in borghese del “Soko (Sonderkommission) Poser”, sottolineo, in borghese, che fanno controlli giornalieri, soprattutto di sera e di notte, contro chi ha vetture e moto manomesse e contro gli eccessi di velocità, che sono registrabili pure qui a Bolzano. Dei 40 km/h questi “furbi” a due ruote non gliene importa nulla, come non gliene importa nulla del fatto che magari di sera e di notte ci sia qualcuno che “si permette” di dormire (un bel difetto, eh!) o che semplicemente non vuole sentire queste sgasate moleste o musica sparata dai finestrini a mo' di discoteca mobile.
Non sto a parlare qui dei danni che questi eccessi acustici su due ruote che causano subdolamente nel tempo a molti/e cittadini/e e che sono documentati da molte ricerche in proposito. Si aggiungono comunque non solo tante moto che dovrebbero circolare solo in pista ma anche motorini di chi fa trasporto pizze & c. oltre a certi catorci a due tempi che dovrebbero essere vietati da… ieri. Cui si aggiungono, altro tema, alcune vetture, fra prodotti tedeschi di alta gamma e altri oggetto di tuning ovviamente illegale su auto solitamente vecchiotte, che davvero sarebbero facili da individuare.
Alla faccia comunque della “green mobility” e altro. Qui non c’è da fare una mediazione, qui c’è da far capire che solo dei perfetti egoisti possono comportarsi in tal modo così irrispettoso nei confronti del restante 99% della popolazione per rumore e inquinamento. Ma poi c’è la volontà di affrontare questo tema e, soprattutto, gli “attributi” per combattere questi eccessi?
Qui sotto solo alcuni esempi di homo in-sapiens moto-dotati ripresi qualche giorno fa e che hanno fracassato (e stanno fracassando tuttora) l'anima assieme ad un "Poser musicale" in auto. Non ci vuole tanto per essere spettatori ogni giorno di questi "fenomeni" sui principali assi viari della città. Dovrebbero essere tutto sommato facilmente intercettabili dalle forze dell’ordine sempreché, mi auguro (e non dovrei essere il solo ad augurarselo) che ce ne sia la volontà. "Ragionateci sopra" (cit.).