Konvent, aeroporto e pesticidi
Il 2016 ha portato a salto la sua dose annuale di discussioni web, accalorate ma per fortuna e ancora una volta condite da una dose di fair play e di civiltà, purtroppo sempre meno di moda sui social e su Facebook in particolare.
Ma quali sono stati gli articoli che hanno maggiormente stimolato il dibattito?
Per stilare la classifica ci sono venuti incontro i mezzi informatici, scandagliati e veicolati da Stefan Pattis, che ringraziamo. Ma prima di iniziare ad elencare i 10 articoli più commentati nel 2016 possiamo fin d’ora osservare che la lista è il risultato in sostanza di due fattori.
Da un lato vi sono i grandi temi che nel 2016 hanno diviso i cittadini, tra l’altro portandoli in alcuni casi a schierarsi in consultazioni ufficiali quali referendum. Dall’altro lato vi è, dobbiamo dirlo, il peccato originale di salto (o della società altoatesina?), con i lettori di madrelingua italiana ancora in difficoltà nel promuovere e nel partecipare a discussioni in cui mettere in pratica la loro conoscenza per lo meno passiva della lingua tedesca.
Tantè.
Il podio degli articoli più commentati del 2016 vede sia al primo che al terzo posto due contributi dedicati al ruolo della Convenzione sull’Autonomia, tra l’altro recentemente depotenziata dalla caduta del governo Renzi.
La palma dell’articolo più commentato del 2016 ma anche dell’intera storia di salto (ben 151 commenti, un’enormità), va all’articolo di Lisa Gasser intitolato "Wir wollen im Grunde alle dasselbe”, pubblicato l'8 febbraio.
Come dicevamo la ‘vittoria’ del Konvent nella classifica dei temi che hanno maggiormente stimolato i commentatori di salto nel 2016 è confermata anche dal terzo posto dal post “Südtiroler, frei, heit! Und morgen?” a firma del blogger Markus Lobis, pubblicato in questo caso il 31 gennaio 2016. Anche questo post (con i suoi 121 commenti) ha avuto la forza per entrare di diritto nella classifica degli articoli più discussi nella storia del nostro portale, con il ‘quarto posto assoluto’.
Sempre al Konvent sono dedicati anche anche gli articoli che hanno ottenuto l’ottava posizione e la nona posizione nella classifica del 2016. Sono entrambi a firma di Susanne Pitro e sono intitolati „Autodeterminazione? Superflua” (25 settembre, 50 commenti) e "Ideensammlung mit Rechtsdrall" (24 gennaio, 49 commenti).
Il secondo grande tema di discussione del 2016 che con ogni evidenza ha trovato su salto la piattaforma ideale per il confronto è quello delle contraddizioni in agricoltura, con il doppio versante dei sostegni economici pubblici (non più giustificabili per molti) e della necessità di operare una sterzata sul versante bio per salvaguardare l’ambiente.
Quanto questo tema sia cruciale per il futuro del Sudtirolo è testimoniato dai 139 commenti che ha ottenuto il post della Bloggerin Magda Baur, intitolato “Südtiroler Landwirtschaft - Quo vadis?” e pubblicato il 18 settembre scorso. Il secondo posto come numero di commenti nel 2016 corrisponde al terzo in tutta la storia di salto. E va abbinato alla messe di commenti ottenuti anche dal sesto articolo più commentato nel 2016, e cioè un articolo redazionale di Susanne Pitro intitolato "Wir sollten uns trauen, das ehrlich zu handhaben" e specificatamente dedicato all’uso dei pesticidi in agricoltura.
Il terzo grande tema in grado di stimolare i commentatori e blogger di salto nel 2016 non poteva poi che essere quello del futuro dell’aeroporto di Bolzano, sottoposto a referendum e bocciato dalla maggioranza dei votanti altoatesini. Nel 2016 il tema è stato al centro di ben due post di blogger piazzatisi rispettivamente al terzo e al quinto posto nella classifica dei più commentati. Siamo parlando di “Flughafen Bozen???” di Klaus Egger del 12 marzo e “Flughafen Bozen - warum?” di Lukas Zuegg, post che hanno totalizzato rispettivamente 121 e 89 commenti.
Come dicevamo gli articoli finora citati hanno visto una presenza davvero sporadica da parte di commentatori di lingua italiana. E questa tendenza trova per così dire una sua conferma (diretta e indiretta) dagli ultimi due articoli che segnaliamo per la loro presenta dei post più commentati del 2016.
Al settimo posto assoluto con i suoi 71 commenti si piazza infatti un contributo del blogger Harry Dierstein, intitolato “Man spricht deutsh” (nota bene: l’errore ortografico è voluto). Il tema è molto interessante, dato che l’autore parte dalla battaglia di Christian Kollmann per tedeschizzare Bolzano per chiedersi quando i sudtirolesi si decideranno ad imparare ed utilizzare maggiormente la lingua tedesca nella sua versione ufficiale e standardizzata.
L’ultimo articolo che segnaliamo ("Quando mancano gli argomenti…", decimo posto con i suoi 47 commenti) è finalmente un post in lingua italiana, scritto però da un non altoatesino anche se autorevole come Italo Vignoli, cioè il ‘padre’ di Libreoffice, la piattaforma open source ‘accantonata’ dalla Provincia nel corso del 2016.
La maggioranza dei commenti al post sono scritti in lingua italiana, mentre da parte di alcuni blogger si nota lo sforzo di commentare non in madrelingua per venire incontro all’autore ed agli altri commentatori non altoatesini. Un classico esempio di eccezione che conferma la regola?
Buon anno a tutti :-)