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Baby gang, in campo la Provincia

L’assessore Achammer in video conferenza con Merano e Burgraviato: “La propensione alla violenza riscontrata nei giovani investe l’intera società e non solo la scuola”.
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Foto: Aedrian on Unsplash

Dopo i recenti episodi di violenza giovanile verificatisi nel Burgraviato, l'assessore provinciale Philipp Achammer, insieme all’intendente scolastica Sigrun Falkensteiner e al direttore dell'Ufficio giovani Konrad Pamer decide di incontrare (ieri 27 marzo), in una videoconferenza online, la vicesindaca di Merano, Katharina Zeller, le direttrici dei distretti scolastici di Merano Città, Maia Bassa e Maia Alta, nonché  le rappresentanti del Servizio giovani di Merano e il coordinatore del servizio che si occupa di violenza nel Forum prevenzione, Lukas Schwienbacher. “L'obiettivo dell'incontro era quello di trovare insieme soluzioni per prevenire e contrastare la propensione alla violenza dei giovani provenienti da contesti sociali difficili”, riferisce un comunicato della Provincia di Bolzano.

Secondo Achammer “la propensione alla violenza tra i giovani non è un problema specifico delle scuole", mentre i partecipanti alla videoconferenza hanno espresso la volontà di contrastare attivamente la violenza e il vandalismo dei giovani che crescono in contesti sociali difficili su tre livelli: a livello di intervento, prevenzione della violenza ed a livello dei cosiddetti progetti Time-out.

"Con questo ventaglio di misure vogliamo rispondere alle sfide - dichiara Achammer" - la propensione alla violenza riscontrata nei giovani non è un problema specifico delle scuole, ma si riflette in vari ambiti e rappresenta, quindi, una sfida per la società nel suo complesso".

 

Essere attivi su 3 livelli: Intervento, prevenzione e progetti di Time-out

 

La prima cosa da fare è reagire rapidamente e disinnescare la violenza dove sono sorti conflitti in passato secondo lo stesso Achammer. "Questo obiettivo deve essere raggiunto attraverso l'intervento ed una maggiore presenza delle Forze dell'ordine in questi luoghi nevralgici della città". E le Forze dell'ordine “sono un importante partner di cooperazione in questo senso e nel contempo dobbiamo rafforzare il lavoro di prevenzione: dobbiamo dare ai giovani un quadro di riferimento e un orientamento, soprattutto quando questi mancano a causa di situazioni sociali difficili o di genitori assenti".

L'accompagnamento e l'orientamento sono necessari anche per far sì che questi giovani acquisiscano un sistema di valori socialmente accettabile e trovino il loro posto nella società.

Le misure di intervento e prevenzione devono essere affiancate dai cosiddetti progetti di Time-out "in luoghi alternativi", dove i bambini e i giovani sperimentano "un sostegno al di fuori del contesto scolastico -  conclude Achammer - lì i giovani dovrebbero sperimentare la consapevolezza di sé e rafforzarsi nella loro personalità".

L’attenzione delle istituzioni si intreccia con la preoccupazione e l’impegno anche nella stessa Merano. “Lungi da me dire che il problema è risolto – dice a Salto.bz il sindaco Dario Dal Medico – io mi confronto periodicamente con i responsabili della pubblica sicurezza locale e provinciale e mi batto per avere più uomini e mezzi. Ebbene, voglio confermare che un risultato è stato ottenuto. Abbiamo molti più controlli del territorio a Merano, per esempio intorno all’ex Eurotel e a Sinigo”.

Motivo: “Abbiamo nuovi agenti di Polizia a Merano – tiene a dire Dal Medico – facile stare all’opposizione e gridare senza avere la benchè minima idea di come funzionino le cose”. L’allusione è a critiche arrivate da diverse forze politiche. E poi: “Lo scorso anno avevamo a cha fare con piccole risse e con furtarelli. Gli sviluppi possono essere davvero poco prevedibili. D’altro canto, il valore e il rispetto si insegnano a casa, in famiglia e non scuola o in Comune…. Che hanno altri compiti. Le famiglie devono fare la loro parte e non solo pretendere, detto con tutto il rispetto verso ognuna di loro”.

Si attende intanto il nuovo vertice coordinato dal prefetto Vito Cosumano, professionista molto preparato, che già giovedi scorso 23 marzo ha incontrato i vertici locali di Carabinieri, polizia di Stato e polizia Municipale.

Merano, già affollata di turisti, appare nel frattempo un po’ più tranquilla. Ma le forse dell’ordine hanno preso a monitorare anche una nuova zona della città: un mini piazzale di Maia Alta davanti a un Kindergarten e a una scuola media. Dove sostano decine di ragazzi dal pomeriggio e alla sera, quasi tutti. Oltre tutto, a bordo di due ruote con motori non in regola.

Il Comune di Merano, infine, definisce definitivamente “atto vandalico” l’allagamento della scuola media Segantini che sta costringendo allievi, allieve e corpo insegnante a proseguire le lezioni a turno nella vicinissima scuola elementare della stessa strada, via XXX aprile.

Tra le alternative, rimane aperta soltanto l'ipotesi FOS, ovvero i locali ex sede dell'Azienda servizi Municipalizzati, di proprietà della Provincia “dove ipoteticamente si potrebbero collocare alcune classi. Attendiamo l'esito delle relative verifiche tecniche” fanno sapere dal Comune.