Violenza al bando
Uniti contro la violenza di genere. L’associazione GEA e Haus der geschützten Wohnungen hanno sottoscritto stamattina (28 aprile) un protocollo d'intesa che regolerà la collaborazione tra le due strutture residenziali gestite dalle due associazioni e i Distretti Sociali di ASSB. L’iniziativa punta a introdurre nuove modalità operative fra i distretti territorialmente competenti e il servizio Casa delle Donne - che accolgono donne che subiscono violenza e i loro figli nel completo anonimato - finalizzato alla costituzione di un sistema integrato in grado di affrontare, pur nella specificità delle funzioni di ogni servizio, il fenomeno della violenza contro le donne e i minori, con modalità condivise e obiettivi comuni.
All’atto pratico queste collaborazioni si concretizzano, in particolare, nella gestione dei casi suddivisa su tutti i distretti di Bolzano in base alla residenza delle donne, sia per l'erogazione delle prestazioni economiche sia per la presa in carico dell'utente da parte del servizio sociale e non più in base alla sede della struttura protetta che ospita la donna (come era previsto nella circolare 2008); in una descrizione dettagliata delle modalità di networking tra i servizi come tempistica, segnalazioni, invii e presa in carico da parte del servizio sociale e dei servizi specialistici; nell'impegno dei servizi firmatari a riunirsi più volte all'anno per monitorare l'andamento degli accordi presi. Il protocollo è frutto del lavoro svolto tra l'Ufficio Servizi alla Famiglia e i Distretti Sociali Oltrisarco - Aslago e Centro Piani Rencio di ASSB e le associazioni Gea e Haus der geschützten Wohnungen.
Qualche dato: nel 2015 il Servizio Casa delle Donne di Bolzano, composto sia dalle due strutture residenziali a indirizzo segreto che da un centro antiviolenza, ha seguito nelle due strutture 53 donne e 68 figli; le donne che si sono rivolte al Centro Antiviolenza nel 2015 sono state 215, di cui 66 già in carico al servizio dal 2014, 134 nuove utenti e 15 seguite in post dimissione dalle strutture protette. Le forme di violenza subite dalle donne nella maggioranza dei casi non si limitano a una sola tipologia, ma sono una combinazione di diversi tipi di maltrattamento: da quello psicologico, a quello fisico, sessuale, economico.
Dall'analisi di chi agisce violenza nei confronti della donne seguite presso il centro antiviolenza e/o accolte presso le strutture protette, come dai dati riferiti dai servizi specialistici, risulta che le categorie di mariti e conviventi rappresentano, insieme, i 2/3 della totalità dei maltrattatori (59%). Da segnalare, inoltre, l'incremento della violenza da parte degli ex partner, che passa dall'8% del 2014 al 25 % del 2015.