Covid, un conto da 900 milioni

Quanto ha pesato, in euro, l’emergenza coronavirus sulle casse pubbliche altoatesine? Fino ad oggi oltre 900 milioni. Il costo totale delle misure anti Covid è rappresentato dalla somma fra le minori entrate (543,5 milioni di euro) e le maggiori spese (370,3 milioni). Si tratta di un bilancio intermedio sulla base dei dati esposti nella seduta del 14 luglio. “In quell’occasione il tema erano le risorse disponibili, stavolta abbiamo parlato solo dei costi del Covid” ha precisato il presidente Arno Kompatscher durante la conferenza stampa post-giunta di ieri, 28 luglio, stilando un quadro della situazione attuale e fissando inoltre le priorità future.
Come è stato e come sarà
I settori a cui sono state destinate più risorse economiche da parte della Provincia nel 2020, in termini di misure anti Covid, sono stati: sanità, economia, turismo e agricoltura. Dei 370,3 milioni di euro di maggiori spese rispetto a quanto previsto, la voce più consistente riguarda sovvenzioni per le piccole imprese e misure generali per l’economia e il turismo: in tutto 148,5 milioni di euro. Seguono le voci occupazione e lavoro (60,2 milioni), sanità (54 milioni), famiglia, sociale, giovani e sport (37,4 milioni) e agricoltura (16,4 milioni). La voce principale delle minori entrate del 2020 fa riferimento al minore gettito derivante da misure Covid e altre agevolazioni fiscali a vantaggio della popolazione (429,5 milioni).
La somma messa a disposizione per il 2021 per fronteggiare i costi legati ai provvedimenti anti Covid è di circa 600 milioni di euro, “ma potranno essere necessarie ulteriori risorse” ha sottolineato Kompatscher. “I circa 500 milioni di euro di minori entrate derivanti dalle agevolazioni statali alla popolazione saranno interamente compensati dallo Stato grazie al recente accordo con il governo per il ristoro integrale dei costi del Covid. Parallelamente occorre prevedere anche ulteriori misure economiche per il contrasto alla pandemia e per il sostegno delle categorie economiche e sociali più colpite dalle conseguenze del Covid”.
Dobbiamo essere disciplinati e attenti, le regole sono ormai poche e chiare. Un altro lockdown non possiamo permettercelo (Arno Kompatscher)
Respinte le accuse di ritardi negli incentivi del settore economico dall’assessore Philipp Achammer: “Delle 13.885 domande presentate dalle piccole imprese sono già state liquidate 11.728 con complessivamente 63 milioni di euro”. Kompatscher ha poi annunciato che la giunta provinciale sta lavorando a un pacchetto complessivo per rivitalizzare la congiuntura economica, mettere in sicurezza i posti di lavoro e creare nuova occupazione. Nello specifico si tratta di investimenti aggiuntivi nei settori ambiente, formazione e infrastruttura digitale, misure che saranno finanziate con le risorse europee del Recovery Fund. Il programma d’investimenti dev’essere pronto entro agosto e sottoposto al governo così da poter integrare le proposte nel piano nazionale che deve essere inviato alla Commissione europea entro il 15 ottobre.
Un rinnovato appello
Non è mancato poi il richiamo al senso civico comune: “Dobbiamo essere disciplinati e attenti, le regole sono ormai poche e chiare. Un altro lockdown non possiamo permettercelo - ha detto il Landeshauptmann ponendo l’accento sui nuovi focolai sviluppatisi in Alta Austria, Baviera e a Rovereto, nonché sulla crescita trasversale dei casi in molti Paesi europei che hanno dovuto introdurre nuovamente l’obbligo di mascherina o di quarantena per i cittadini che rientrano dai viaggi all’estero -. Dobbiamo tenere basso il numero dei contagi ed evitare una seconda ondata in autunno quando riapriranno le scuole e farà la sua comparsa l’influenza stagionale”.
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