Politik | Intervista

“Non si può morire di tatticismo”

Luigi Gallo spiega a Salto le ragioni delle sue dimissioni da assessore a Bolzano: “se ci mettiamo in trincea i cittadini non capiscono più nulla”.

Quella delle dimissioni di Luigi Gallo è la notizia del giorno in quanto l'assessore è il primo a lasciare effettivamente il suo incarico dopo l'addio del sindaco Spagnolli e le dimissioni annunciate ma non presentate da parte di Ladinser, Giovanelli, Randi. L'annuncio del passo indietro dell'assessore ecosociale è arrivata in prima battuta attraverso Facebook, ormai sempre più il canale privilegiato attraverso il quale i politici di Bolzano comunicano con i cittadini. 

“Ho rassegnato le dimissioni da assessore comunale. Provo a riprendermi la mia vita e spero il gusto per la buona politica.”

Successivamente l’assessore Gallo ha diramato una nota ufficiale in cui ha cercato di spiegare le motivazioni che hanno animato il gruppo ecosociale nella sua attività politica in consiglio comunale, nel tentativo di promuovere un’idea di governo progressista per la città di Bolzano. Ammettendo anche di aver incontrato grandi difficoltà.

“Non ci assolviamo, abbiamo  fatto errori e commesso serie ingenuità, tanti ci hanno criticato  e a ragione , ma più di questo impegno non potevamo metterci.Quello che mi auguro per le prossime sfide è che l' area ambentalista e di sinistra possa sempre più fare politica insieme e contare in questa città.”

Dal canto nostro per cercare di capire meglio le motivazioni che hanno spinto Luigi Gallo alle dimissioni, abbiamo a lungo cercato l'assessore e alla fine siamo riusciti a metterci in contatto con lui. 

Luigi Gallo, quando ha preso la decisione di dimettersi?
Ieri sera. Ci siamo trovati tutti e 5 i consiglieri ecosociali. Io poi oggi ho comunicato la mia decisione ai colleghi di giunta. Poi vedranno loro cosa fare.

Con il vicesindaco Ladinser alla fine siete riusciti a sentirvi? Venerdì scorso non si era fatto vivo al vostro incontro nell’ufficio dell’assessora Kofler-Peintner.
L’ho visto stamattina. Mi ha chiesto cosa facevo e io gli ho detto che stavo andando a dimettermi. 

La situazione non era più sanabile? Nemmeno nella prospettiva di un’ultimo ‘argine’ nei confronti di Benko bis?
Non si può morire di tattica. Se ci si mette in una trincea i cittadini alla fine non capiscono nemmeno quello che sta succedendo. 

Infatti in molti hanno cominciato a dire: restano solo perché sono attaccati alla poltrona…
Devo dire che qualche reazione isterica tra quelle ho letto quasi quasi mi convinceva a restare. Però è anche vero che si può nemmeno far politica solo per una ripicca. 

Benko bis ormai ha la strada spianata?
Io non ho idea di quando la conferenza di servizi finirà i suoi lavori. E cioè se sarà una cosa rapidissima perché hanno già preparato tutto, oppure se riterranno di portarla più avanti. Ovviamente mi mancano alcuni elementi. In ogni caso la partita non è finita: sicuramente ci sarà un commissario e non so se ci sarà ancora un consiglio comunale. Potrebbe anche essere che la conferenza di servizi su Benko arrivi al prossimo consiglio comunale diventando di nuovo tema per una campagna elettorale. Noi abbiamo accarezzato l’idea di stare lì ma ad un certo punto ci siamo detti, lo ripeto, che non si può morire di tatticismo. Anche perché davvero dopo tutti questi mesi sembravano star lì a fare non so che. La politica deve anche essere comprensibile ai cittadini.

Gli altri consiglieri ecosociali hanno tutti condiviso la sua scelta?
Sì. E in realtà nessuno di noi si è dimesso da consigliere, io per primo. Noi riteniamo siano utili ora le dimissioni di tutto il consiglio. Ma per farlo servono 23 consiglieri che firmano.

Esiste in merito una proposta della consigliera Nicol Mastella che proprio oggi abbiamo sentito su Salto…
Sì, però mi sembra che al momento non abbia aderito ancora nessuno. Sul consiglio vedremo. La giunta ormai non aveva più motivo di esserci. Il vicesindaco invece c’è. E, con o senza giunta, può fare tutto quello che è competenza del sindaco. 

Ma il vicesindaco è  favore di Benko…
Mah, non lo so. Così come non so qual è il progetto che hanno. Può essere che in 24 ore ci ritroviamo con nuovo accordo di programma. Oppure, come ho già detto, potrebbe anche essere l'accordo lo spingono più avanti perché ci vogliono costruire  sopra un’altra campagna elettorale. Dividendo ancora una volta tutti tra buoni e cattivi. 

La palla è pienamente nelle mani di Benko, dunque.
Sì. Ma le battaglie è giusto combatterle solo fino a quando restano comprensibili. 

Il suo è un addio definitivo alla politica?
Mancano molti mesi alle elezioni e in politica non si può mai dire mai.