Wirtschaft | Anniversario

Vent’anni di KonCoop

Il 2025 ha segnato un traguardo importante per la cooperativa di consumo altoatesina. Ne abbiamo parlato con il presidente Heini Grandi e il direttore del punto vendita di via Macello Angelo Nicosia.
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Foto: Koncoop
  • SALTO: Siamo a vent’anni dalla costituzione della vostra cooperativa, e con il 2026 arriverà anche il ventesimo anniversario del primo punto vendita. Com’è iniziata l’avventura di KonCoop?

     

    Heini Grandi: KonCoop è stata fondata il 19 maggio 2005 su iniziativa di alcune figure di riferimento appartenenti a diversi gruppi d’interesse: sindacalisti, agricoltori del Bauernbund, membri del movimento cooperativo e del Centro Tutela Consumatori Utenti. Tra loro c’era anche Luciano Clementi, recentemente scomparso, è stato presidente della cooperativa dal 2006 al 2011. Lo ricordo con grande affetto e profondo rispetto: era una persona di solidi principi, appassionata, capace di lavorare con entusiasmo e coraggio. Aveva un forte senso civico e un impegno sincero verso le persone e la comunità, qualità che lo hanno contraddistinto per tutta la vita nel sindacato e nelle cooperative. Il suo contributo ha inciso molto sulla cultura cooperativa di KonCoop, e il suo modo di affrontare i problemi con serietà e visione resta ancora oggi un riferimento importante per tutti noi.

    Il nostro primo negozio è stato aperto nel 2006 al Mercato Generale arrivando già all’epoca a contare più di duemila soci.  Negli anni successivi KonCoop è cresciuta tramite passaparola, e soprattutto attraverso la sinergia con altre cooperative del territorio, cerchiamo infatti di operare il più possibile nell’ambito della collaborazione. 

     

    Angelo Nicosia: Esatto, per noi è fondamentale la creazione di una rete di connessioni a livello locale. È sempre in quest’ottica che mettiamo a disposizione i nostri punti vendita per iniziative dedicate a ragazzi in difficoltà, spesso fuggiti da paesi in guerra, che assumiamo come collaboratori o stagisti in modo che possano integrarsi imparando la lingua e prendendo dimestichezza con un mestiere. Allo stesso modo aderiamo a progetti come Cacciatori di briciole, promosso dall’associazione Volontarius e focalizzato sul recupero di alimenti da ridistribuire tra persone in stato di bisogno. Naturalmente tutto questo presuppone uno sforzo in più da parte nostra, ma ne vale la pena. È una responsabilità importante verso il singolo, le famiglie e la comunità intera. 

     

    Una volta un cliente ha detto: “Mi piace, quando acquisto qualcosa, sapere che in realtà non sto comprando un semplice prodotto, ma che dietro c’è tutto il vostro impegno.”

     

    Siete una realtà piuttosto diversa dai supermercati tradizionali. 

    Heini Grandi: Sì, e la differenza rispetto a molte realtà private sta proprio nella nostra identità di cooperativa. Al momento contiamo quasi settemila soci, e sono loro, queste famiglie di Bolzano e dintorni, i proprietari dei punti vendita KonCoop. Essere soci non significa soltanto usufruire di promozioni esclusive, ma anche avere la possibilità di entrare a far parte delle assemblee e del consiglio di amministrazione per parteciparvi attivamente. 

    Il nostro obiettivo è offrire a soci e consumatori prodotti buoni a un prezzo adeguato. E attenzione, un prodotto buono non si può definire tale soltanto in base a una qualità apprezzabile dal punto di vista organolettico; bisogna inserirlo in un discorso più ampio considerando l’impatto che ha sull’ambiente, sui lavoratori, sulla società. Altrettanto importanti sono iniziative come Approvato dai soci: prima di essere messi in vendita, molti prodotti a marchio Coop vengono testati da un panel di soci che ne giudicano gusto, aspetto e fragranza per verificarne la bontà. 

    In quanto al prezzo adeguato, ci teniamo al di sotto di importi considerati alti. L’appoggio della rete nazionale Coop ci permette di garantire un’offerta differenziata, spaziando da prodotti di fascia più bassa fino ad arrivare a quelli di alta qualità, che com’è ovvio hanno un costo più elevato, ma comunque inferiore a quello proposto dai grandi marchi. 

  • Foto: Coop Nova Ponente
  • Partecipazione, solidarietà, tutela. Come si traducono questi ideali nella vendita al dettaglio? 

    Angelo Nicosia: Ogni giorno, in ciascun punto vendita, ci diamo da fare per garantire che i valori di KonCoop vengano rispettati. Ai collaboratori assicuriamo un contesto lavorativo sano, con turni studiati per agevolare i ritmi familiari e l’impiego di donne con figli. Invertendo la rotta rispetto alle pratiche attuali abbiamo cominciato ad assumere coppie sposate e membri della stessa famiglia. Alcuni collaboratori sono con noi da cinque, dieci, vent’anni, a conferma dell’importanza di un contesto professionale armonioso, e al momento il nostro team è molto eterogeneo, con quasi quindici nazionalità diverse nell’arco di tre negozi. Favoriamo l’integrazione culturale puntando sulla formazione, ci interfacciamo con lingue e abitudini diverse per far sì che il benessere sul posto di lavoro si traduca in benessere sociale. 

    Allo stesso tempo sensibilizziamo i clienti spiegando loro che il modo migliore per fare la spesa non è pensare alla convenienza, ma piuttosto a ciò che gli serve veramente, scegliendolo nella qualità. Questo approccio gli permette di risparmiare e aiuta a mantenere un equilibrio sano tra produzione e vendita.

    In definitiva, è grazie a questi sforzi giornalieri che il nostro lavoro si carica di un significato profondo, che va oltre le mansioni di vendita per creare un vero e proprio progetto condiviso. 

  • Ulteriori informazioni

    Sito web KonCoop: Benvenuti | KONCOOP