Niente di nuovo sotto il sole altoatesino: sempre tante società pubbliche (circa 260), altrettante nomine politiche ai vertici delle stesse. O meglio, nomine di competenza dei partiti, concordate in un minuzioso “manuale Cencelli” in versione altoatesina comprendente anche la proporzionale etnica. Enti con presidente “tedesco”, altri (pochi) con presidente “italiano”, gli uni della SVP, gli altri del PD. La motivazione dichiarata è quella della tutela dell’Interesse Pubblico, compito assunto in via monopolistica dai partiti. Nessuna contaminazione di democrazia partecipata o di forme di confronto competitivo. Si continua col nostro speciale corporativismo. Che sia questa la strada giusta per il futuro? I dubbi nascono quando si riscontra come l’Interesse Pubblico trovi soddisfazione anche in tante altre valide forme organizzate come gli Enti di volontariato, le Associazioni, la Cooperazione, le Imprese. È tempo di cambiare rotta: Interesse Pubblico non significa automaticamente Ente Pubblico ed Ente Pubblico non deve significare automaticamente riserva dei partiti.
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