M5S: “La scuola Von Aufschnaiter può essere ancora salvata”
Questo spostamento non s'ha da fare. Parafrasando Alessandro Manzoni, è questa la sostanza di una mozione presentata dal M5S in Consiglio provinciale al fine di scongiurare il trasferimento della centrale scuola media in lingua tedesca Josef Von Aufschnaiter su un terreno, attualmente di proprietà dei francescani, situato in via Vintler. Il tema aveva già fatto scricchiolare la maggioranza del Consiglio comunale di Bolzano: a favore il sindaco Spagnolli; più che scettica invece la Svp, attualmente alla ricerca di un appoggio presso le più alte cariche provinciali.
“La scuola media Aufschnaiter – si legge intanto nel comunicato del Movimento pentastellato che informa sulla mozione appena presentata - è un patrimonio del centro città e per evitare il suo trasferimento dalla sua storica sede tra via Leonardo da Vinci e via Cassa di Risparmio si sono mobilitati gli stessi organi scolastici, i rappresentanti dei genitori degli alunni e moltissimi cittadini. Con la consueta sicumera, oggi il sindaco Spagnolli sfida il suo socio della premiata ditta sul destino delle scuole, visto che in un impeto di prudenza (anche elettorale, nel 2015 si vota) l'Svp bolzanina non è più così sicura che il trasferimento sia un'idea poi tanto brillante. E questo malgrado il precedente via libera alla cessione dell'immobile alla Provincia. Un'impeccabile pianficazione insomma...“.
Ma quale sarebbe stata l'alternativa al trasferimento? “Ascoltando chi in quella scuola lavora e studia – prosegue il comunicato – si sarebbe potuto intervenire prima per evitare che l'edificio si trasformasse in un cantiere continuo per mettere pezze alle numerose necessità di ristrutturazioni, con tutti i conseguenti disagi per l'attività scolastica“. Il mantenimento della scuola esistente, questa anche l'opinione del presidente del consiglio d'istituto, Dieter Seifert, consentirebbe ancora di abbattere i costi previsti dal trasloco e – visto che la questione del risparmio sta particolarmente a cuore alla Giunta provinciale – è alla luce di questa prospettiva che i fautori della conservazione appuntano adesso le loro speranze.