Gesellschaft | Master Service

Le persone al centro

Master Service è una cooperativa sociale di tipo B che valorizza i giovani ed è molto attenta al dialogo e al clima che si crea tra il personale.
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da sin. a destra: Karin Gruber, Silvia Schifferle, Nicola Stella e Michael Pichler
Foto: Coopbund

Qualche mese fa Elena Covi ha intervistato il presidente della cooperativa, Nicola Stella, per conoscere meglio questa realtà, che da qualche anno gestisce la sauna e la cassa del Balneum, il centro benessere del capoluogo dell’Alta Valle Isarco.

Conosco il Balneum di Vipiteno, ma da anni non entravo nella zona della sauna. Ci rechiamo al piano superiore dove si trovano le saune e appena metto piede nella zona relax percepisco subito un clima molto sereno. Silvia, Michael e Karin hanno appena terminato i loro incarichi e riferiscono a Nicola come si è svolta la mattinata. C’è stato un piccolo contrattempo sulla consegna di qualcosa e insieme hanno trovato una soluzione per farvi fronte. Nicola si complimenta con loro per aver risolto la questione da soli e li congeda. Per loro la giornata lavorativa si è già conclusa, ma si percepisce che sono soddisfatti. La biancheria è sistemata, le bevande e il cibo per gli ospiti sono stati accuratamente preparati, la legna è al suo posto e le saune sono state accese, tutto è pronto per accogliere di lì a poche ore i clienti della sauna. Un sole mattutino di inizio marzo entra delle enormi vetrate e riscalda l’ambiente, già di per sé molto accogliente e luminoso. Una bevanda a base di sciroppo di sambuco arricchita da fette di arancia e foglie di menta fresca allieta la chiacchierata e Nicola Stella inizia a raccontarmi l’attività della cooperativa.

Da qualche anno la cooperativa Master Service gestisce la sauna e la cassa del Balneum. Al momento sono dodici dipendenti, di cui sei impiegati secondo la legge 381 del 1991, ossia dipendenti che rientrano in una categoria delle cosiddette “persone svantaggiate”. Nonostante le difficoltà che la cooperativa ha incontrato a causa delle chiusure durante la pandemia, sono riusciti a mantenere il posto di lavoro a tutte le persone svantaggiate. Tra gli aspetti che contraddistinguono la cooperativa, mi riferisce Nicola, vi è sicuramente l’attenzione alla trasparenza e al dialogo. Durante il periodo del Covid, ad esempio, sono stati vicini ai dipendenti spiegando loro i motivi per cui sono dovuti ricorrere alla cassa integrazione e da sempre il dialogo è stato la base per andare incontro alle esigenze familiari di ognuno di loro.

La maggior soddisfazione

“La banda”, come la chiama affettuosamente Nicola, è affiatata. I ragazzi vengono molto volentieri a lavorare, a loro piace essere impegnati: il lavoro è un luogo di sfogo per distaccarsi dalla vita familiare dove possono dare il loro contributo alla realizzazione di un servizio. Spesso lavorano in gruppetti, in questo modo possono confrontarsi e organizzarsi per portare a termine il lavoro sviluppando una sana competitività per trovare soluzioni. Se fosse possibile sarebbero disponibili a lavorare anche più ore.

 

 

Alla domanda “cosa ti piace di più del tuo lavoro” Nicola risponde che la sua attività gli piace così tanto che non la considera nemmeno un lavoro. Prima di costituire la cooperativa era appassionato di sauna e quindi considera un privilegio poter lavorare in questo ambiente. Per Nicola, la parte più bella non è solo il momento dell’Aufguss (che in italiano viene tradotto con “gettata di vapore”), ossia il rituale che consiste nel versare acqua o ghiaccio con l’aggiunta di oli essenziali puri su un braciere posto all’interno della sauna creando una profumata nuvola di vapore che l’Aufgussmeister con la sua abilità distribuisce verso gli ospiti con l’ausilio di un asciugamano e particolari movimenti. Ciò che lo appaga maggiormente è la possibilità di relazionarsi con i clienti in un momento in cui sono alla ricerca di relax e Nicola grazie al suo lavoro riesce ad assorbire la loro voglia di rilassarsi.

Valorizzare i giovani

Nicola mi spiega che alla cassa ci sono quasi sempre persone giovani perché è un tipo di lavoro che si addice agli studenti, i quali apprezzano di poter lavorare poche ore al giorno riuscendo così a conciliare il lavoro con lo studio e le lezioni. Allo stesso tempo hanno l’opportunità di fare una prima esperienza di lavoro a contatto con il pubblico. La cooperativa, da parte sua, ha il vantaggio che i ragazzi imparano in fretta e sono disponibili anche in particolari fasce orarie.

La cooperativa Master Service fra cinque anni

Nicola mi svela di avere un sogno nel cassetto: gli piacerebbe che la cooperativa continuasse con il servizio sauna e cassa al Balneum, ma desidera avviare un’attività non legata a un appalto, per garantire la sopravvivenza della cooperativa e continuare a dare opportunità di lavoro alle persone svantaggiate, ma anche ai giovani alla loro prima esperienza. L’attività potrebbe svilupparsi anche in un ambito molto diverso, ma è importante, mi spiega, che consenta ai ragazzi di avere contatto con il pubblico, perché a loro fa molto bene.

 

 

Il ricordo più bello

Quando nel 2018 avevano in gestione il bar bistrò della piscina, ogni tanto Nicola lasciava Silvia e Michael a gestirlo da soli per qualche ora. “Qualcuno mi avrà dato del pazzo” racconta “invece se si dà loro responsabilità e fiducia, sono in grado di mandare avanti una piccola attività: loro si affidano a te al cento per cento e poi danno il massimo. Mi ricordo che la vigilia di Natale del 2018 il papà di una ragazza con profonda gratitudine mi ha ringraziato per l’opportunità che veniva data a sua figlia, perché per la prima volta aveva un vero contratto di lavoro. Questo per le famiglie vuol dire molto.  In questi anni mi sono reso conto di quanto sia importante ascoltare i ragazzi e quanto conti farli stare tra la gente… quando sarà la maggior parte delle persone a capirlo, allora ci sarà la rivoluzione”.