Ventidue milioni da investire
In consiglio a Merano si è registrato ieri (29 marzo) un'inedita (e del tutto occasionale) sintonia tra Fratelli d’Italia (unica rappresentante è Paola Zampieri) e il Pd. Essendo questa probabilmente una delle pochissime volte che è accaduta una cosa del genere in Italia, vale una piccola segnalazione. La mozione di Fratelli d'Italia che chiedeva al sindaco di Merano e alla giunta di individuare una strada o in alternativa un Parco cittadino da intitolare alla memoria dei Martiri delle Foibe non è stata accolta. “Hanno votato a favore solo i rappresentanti del Partito democratico, astenuti o "assenti" in maniera strategica gli altri consiglieri di maggioranza e di opposizione. Ho apprezzato – commenta Zampieri - che questa sensibilità abbia trovato sponda nel Partito democratico, ma sono rimasta profondamente delusa dal voto finale”. Chiusa la breve parentesi.
Questo, per il Comune di Merano e la sua giunta, è periodo di conti. Conti affidati, anche nel nuovo governo cittadino con Dario Dal Medico sindaco, all’assessore alle Finanze Nerio Zaccaria considerato un rigoroso esperto in bilanci.
Ma torniamo ora ai conti del Comune di Merano.
Salto.Bz: Assessore Nerio Zaccaria, che cosa vuol dire aver deciso di accantonare oltre due milioni di euro in previsione dei rincari delle bollette di luci e gas?
Chiariamo subito che si tratta di bollette di scuole, palestre, campi sportivi ed altro di proprietà comunale e tocca al Comune pagarle. Queste bollette sono rincarate. Prima dei rincari spendevamo per questa voce circa un milione e mezzo. Noi immaginiamo che la stessa voce raddoppierà entro la fine di questo 2022, arrivando a tre milioni di euro”.
E cittadine e cittadine di Merano come affronteranno il rincaro delle loro bollette?
“Il Comune non può legiferare perché le competenze sono della Provincia. Sta a Provincia e a Stato trovare soluzioni per contributi alle famiglie, almeno per quelle di ceto medio-basso. Ci auguriamo che avverrà”.
Intanto lei ha reso pubbliche anche le cifre generali del Comune di Merano. Vuole riepilogarle?
Dalla gestione commissariale abbiamo ereditato un avanzo di amministrazione pari a 33.990.329 euro. L’avanzo di amministrazione libero si riduce tuttavia a 25.783.792 euro per via di tutta una serie di fondi e di parti vincolate per obblighi di legge e principi contabili. Alla luce dei rincari che hanno subìto le tariffe del gas e della corrente elettrica nelle ultime settimane l‘esecutivo ha deciso di accantonare 2.283.000 euro nell'ottica della necessità di coprire i maggiori costi per l’approvvigionamento energetico.
Quali calcoli ha dovuto elaborare?
Le fornisco alcuni dati sul consumo energetico negli immobili di proprietà comunale: ogni anno, di energia elettrica, i complessivi 122 edifici consumano 2.798.000 di kW/H. Di questi, il 57,20% (1.601.023 kilowattora) sono necessari per alimentare i dieci stabili più energivori (fra questi figura anche il municipio), il 28,68% per far funzionare altri 21 siti e il 14,12% per rifornire i rimanenti 91 palazzi. Negli anni passati l'Amministrazione comunale ha effettuato e avviato diversi interventi di risanamento energetico, ad esempio presso la scuola media Wolf, la scuola d‘infanzia Maria Trost e scuole elementari Galilei e Wolkenstein. Un gruppo di lavoro ad hoc, coordinato dalla vicesindaca Katharina Zeller e dall‘energy manager del Comune Marco Masin è attualmente al lavoro per studiare nuovi interventi e misure atte a migliorare l‘efficienza energetica degli immobili comunali”
Il Comune ha tempo, per questo 2022, da aprile a fine novembre. Non posso perciò escludere che una parte di questa disponibilità non sarà spesa e il Comune se la ritroverà in cassa nel 2023.
Fatti questi conti, su quale cifra contate per gli investimenti?
Rimangono disponibili per questo 23.500.000 euro che andremo a impegnare con le prossime variazioni di bilancio, man mano che la progettazione dei vari interventi che ci siamo prefissati sarà giunta alla fase esecutiva.
Assessore Zaccaria, il Comune è anche tenuto ad investire.
Certo. E lo faremo. Parliamo della disponibilità di 22-23 milioni. Paradossalmente faremo anche fatica a spenderli tutti in questo 2022.
Perché?
Presto detto. Si finanziano i progetti esecutivi. Per averli, adottate le decisioni “politiche” su che cosa realizzare, occorre avere il quadro evidenziale, il progetto preliminare, il progetto definitivo e, alla fine, il progetto esecutivo. Sono quattro fasi che necessitano di tempo per essere elaborate. E il Comune ha tempo, per questo 2022, da aprile a fine novembre. Non posso perciò escludere che una parte di questa disponibilità non sarà spesa e il Comune se la ritroverà in cassa nel 2023.
Ultima domanda, sull’Imi. Lei esprime perplessità su alcuni aspetti del nuovo disegno di legge della giunta provinciale a partire dal 2023. Perché?
Il nuovo sistema di tassazione degli immobili che la Provincia vuole introdurre renderà più macchinosa l’organizzazione del lavoro delle realtà più grandi come la nostra. Mi spiego: presso l’Ufficio tributi del Comune di Merano almeno quattro collaboratori e collaboratrici sono impegnati nel calcolo delle imposte dovute da proprietari e proprietarie di immobili e nell’invìo degli 11.000 relativi bollettini precompilati. Il disegno di legge complica ulteriormente questo compito ad esempio demandando al Comune l‘onere di valutare l'aliquota dei B&B in base alla copertura dei posti letto. Operazione, questa, che ovviamente può esser fatta solo alla fine dell'anno. Con un pericolo di ingolfamento delle pratiche agli sportelli che si prevede davvero sensibile.