Quella legge che non piace
L’Italicum ha dunque ottenuto il via libera per la prima fiducia ieri alla Camera e, in attesa delle successive due votazioni, dopo le prime reazioni, ne sono giunte, come da copione, altre. Riccardo Fraccaro, deputato dei 5 Stelle, ad esempio, non va per il sottile e sentenzia:
“La fiducia sull’Italicum, estorta con il ricatto delle poltrone, è la svolta fascista del Governo: il Nostalgicum è il grimaldello usato da Renzi per scardinare la nostra democrazia! Il Paese è trascinato in una deriva autoritaria, Mattarella tace e i partiti sono conniventi, complici e responsabili di questo sfacelo. I cittadini onesti meritano la democrazia, il rispetto della Costituzione, un Governo a 5 Stelle”.
Il malessere nel partito democratico, tuttavia, resta, e si fa sentire, acuto, nelle fila della minoranza dem. La deputata altoatesina Pd Luisa Gnecchi commenta a caldo, su Salto, il primo assenso di fiducia alla riforma della legge elettorale, precisando che:
“Non è mai stata nostra volontà far cadere il governo, vogliamo però dare un segnale, perché Renzi non può continuare a ignorare il Parlamento. Vogliamo dimostrare di essere assolutamente contrari a questo provvedimento e tale posizione è condivisa da tutta la la minoranza, che è numerosa. Noi avevamo già deciso che ci sarebbero stati fra i 30 e i 40 voti di non partecipazione al voto di fiducia”.
La Volkspartei, come noto, garantisce il sì alla fiducia, del resto “è da sempre filogovernativa - conclude Gnecchi -, peraltro devo dire che il sistema dei collegi uninominali è quello che avrebbe auspicato la minoranza del Pd per tutta Italia. Il problema semmai da noi è che per come è ripartita la popolazione succede che tre deputati sono di diritto della SVP”.
Ha ragione la Gnecchi sul
Ha ragione la Gnecchi sul solito extra-trattamento per la nostra terra e come aggiunge il suo collega Kronbichler oggi sulla Tageszeitung, la SVP-piglia-tutto, non contenta dei 3 seggi uninominali garantiti, si prende pure il mandato distribuito in Regione con la proporzionale, seggio che secondo lo spirito della legge nazionale spetterebbere alle opposizioni. Quindi anzichè 3:1, la rappresentanza della popolazione di lingua tedesca sarà preda esclusiva dell'SVP (con un secco 4:0), con ciò riassicurandosi l'esclusiva dell'interpretazione dei fatti in quel di Roma! A pensare che per assicurarsi il 100% di questi 4 seggi le basteranno sui 40% dei voti in provincia, direi che la vera truffa di questa legge riguarda proprio il Sudtirolo!