Politik | XVIII legislatura

Il doppio incarico? Piace alla Lega

Salvini&Co "da un mandato all'altro", dice Openpolis contando i parlamentari-consiglieri comunali: Binelli, Cattoi, Zanotelli per il Carroccio, Durnwalder per l'Svp.
Cattoi, Zanotelli
Foto: Lega

Il doppio incarico (compatibile) piace alla Lega, che vanta il 46,99% negli eletti con mandati politici sul territorio, in prevalenza nei consigli comunali. È la quota più alta, “quasi tre volte la media del parlamento” tra le liste rappresentate nella XVIII legislatura secondo il report Caricometro di Openpolis, su “Deputati e senatori che oltre al ruolo parlamentare ricoprono altri incarichi politici”. Seguono il Carroccio gli eletti di Fratelli d’Italia (30,61%), Liberi e uguali (22,22%) e Forza Italia (21,12%). Molto più distanti invece le altre forze come Pd (7,78%) e Movimento 5 stelle (0,59%). Per il Trentino Alto Adige fa il pieno sempre il partito di Salvini (anche lui nella lista, rappresentante nel Comune di Milano), che schiera Diego Binelli, assessore e consigliere comunale a Pinzolo, Vanessa Cattoi, consigliera a Ala, e Giulia Zanotelli, eletta a Cles. Meinhard Durnwalder, consigliere comunale a Falzes-Pfalzen, rappresenta nella lista l’Svp.

L’indagine

La mappatura di Openpolis distingue tra incarichi compatibili e incompatibili (i casi sono poco più di una decina e nessuno è eletto in regione). Deputati e senatori, riassume la Fondazione, non possono contemporaneamente essere “presidente della Repubblica, membro del consiglio superiore della magistratura, membro di giunta regionale, consigliere regionale, parlamentare europeo, membro della corte costituzionale” (tutti i sei casi sono in base alla Costituzione), e “sindaco di un centro con più di 15.000 abitanti”, secondo le disposizioni della legge 56 del 2014. L’incarico di consigliere comunale è quindi compatibile con il mandato in parlamento.

Compatibile ma doppio

Su 167 doppi incarichi – nota Openpolis –, 153 sono compatibili con il mandato parlamentare, e sono per lo più riconducibili a eletti con la Lega (il 60%). La coalizione di centrodestra guida compatta questa classifica. Il partito di Matteo Salvini è infatti seguito da Forza Italia, con il 20% degli incarichi compatibili, e Fratelli d’Italia, l’7%. Più distanti gli altri schieramenti, con il Movimento 5 stelle, primo gruppo in parlamento, con soli 2 parlamentari che svolgono al momento un altro incarico compatibile. È importante sottolineare che entrambi gli incarichi locali dei 2 parlamentari 5 stelle in questione andranno in scadenza nel 2018". Nel M5s è vietato per un eletto di un livello istituzionale candidarsi per un altro prima che il primo incarico sia terminato. 

Leghisti “da un incarico all’altro”

Il report si sofferma sulla realtà del Carroccio. Desta interesse per la Fondazione il dato sulla grandezza dei Comuni da cui vengono gli amministratori locali eletti in parlamento (incarichi compatibili). “Salta all’occhio – si legge – quanto registrato per la Lega. La popolazione media dei comuni da cui provengono gli amministratori locali di questo partito è di 51.911 abitanti, quasi tre volte inferiore alla media. Questo dato contraddistingue fortemente il partito guidato da Matteo Salvini, che sembra essere caratterizzato da un forte radicamento nel territorio”.

C’è però anche un risvolto negativo, sempre secondo la Fondazione. “Un consigliere al comune di Milano come Matteo Salvini, quanto riesce a seguire i lavori essendo stato contemporaneamente prima parlamentare europeo e ora senatore?”.

Il report cita anche il vincitore in pectore delle elezioni regionali in Friuli-Venezia Giulia. “La tendenza ad accumulare incarichi ha un’altra degenerazione: il passare da un ruolo all’altro senza completare il proprio mandato politico. Come ci sono stati parlamentari europei che sono entrati alla Camera o al Senato lasciando il seggio a Bruxelles anzitempo, così alcuni neo eletti sono già candidati altrove. È il caso per esempio di Massimiliano Fedriga, rieletto per la terza volta alla camera con la Lega, e candidato governatore del centrodestra per le elezioni regionali in Friuli-Venezia Giulia”.