Wirtschaft | Bilancio di fine legislatura

Widmann: “Puntiamo all’autonomia integrale”

Un esame a tutto campo, toccando i temi dell’economia, della pubblica amministrazione, della mobilità e soprattutto l’idea di un’autonomia da incrementare riducendone i costi.
alessandro_urzi07.jpg
Foto: Othamr Seehauser

L’assessore al personale, traffico e trasporti e turismo Thomas Widmann (Svp) ha tracciato stamani (30 luglio) a Castel Flavon un bilancio della legislatura declinante schizzando anche quelle che, a suo avviso, dovrebbero essere le linee di sviluppo futuro. Quella trascorsa – ha affermato – è stata una legislatura “segnata dalla crisi economica internazionale e da un bilancio per la prima volta in contrazione dopo trent’anni”. Ciononostante, gli interventi adottati dalla Giunta provinciale sono riusciti a controbilanciare le difficoltà, consentendo di stabilizzare e consolidare l’andamento del PIL, dal 2010 sopra i 18 miliardi.

Sono cinque le direttrici lungo le quali Widmann intenderebbe orientare l’azione futura della Provincia. In primo luogo la cosiddetta “autonomia integrale”: “Ciò significa superamento della tematica etnica per affrontare invece la sfida economica e le urgenze della crisi, garantire competitività e poter incidere a livello di nuove competenze e tributi”. A questo obiettivo strategico si affiancano poi gli ulteriori quattro punti o interventi: essi dovrebbero riguardare una riformulazione della politica sui contributi aziendali (non più “a pioggia”, bensì “mirati e accompagnati da una riduzione dei tempi di attesa per le aziende e da una nuova sensibilità nella progettazione delle aree produttive”); la tutela, in ambito commerciale, della “nostra realtà periferica e dei centri storici contro le liberalizzazioni incontrollate, mantenendo regole chiare nelle zone produttive”; l’ulteriore sviluppo del “marchio ombrello” dell'Alto Adige (che nel frattempo raccoglie oltre 1000 prodotti locali) nonché un rinnovato impegno per rendere il territorio una “green region”, caratterizzato cioè da una gestione responsabile dell'ambiente, fonti alternative e sostenibilità; infine la conquista di nuovi mercati – incrementando la quota delle esportazioni dal 16 al 20% - e lo sviluppo di infrastrutture e ricerca (in questo contesto Widmann ha evidenziato l’utilità di una struttura come Alto Adige Finance, la quale mette a disposizione 250 milioni di euro per progetti innovativi).

Non potevano mancare alcune considerazioni relative alla macchina amministrativa e al personale. Qui l’obiettivo è quello di calibrare le assunzioni (dunque senza licenziare nessuno, come si affretta a sottolineare l’assessore) per riuscire a risparmiare 555 unità entro il 2015. La revisione della spesa pubblica – che ha già consentito un risparmio di 2,3 milioni di euro mediante la riduzione del 20% delle spese di trasferta – e la riorganizzazione delle ripartizioni e degli uffici provinciali (da dimezzare entro il 2017) completano il quadro dei provvedimenti pianificati in questo settore.

Infine, il capitolo mobilità. Nuove stazioni ferroviarie, l’approntamento di 8 nuovi treni FLIRT da 700 posti – si tratta di quelli con i seggiolini rivestiti in loden – dotati anche di collegamento WiFi, e poi i grandi progetti come il Metrobus dell’Oltradige, il passaggio alla Provincia della linea Merano-Bolzano o l’elettrificazione della Merano Malles. “La mobilità è diventata un bisogno primario – ha commentato Widmann –, un presupposto indispensabile per l’economia, la società e la qualità della vita. Puntiamo a creare una rete accessibile a tutti e sostenibile nel tempo dal punto di vista finanziario ed ambientale”. Insomma, grandi progetti che dovrebbero incontrare il favore di tutti e, soprattutto, non passare sulla testa di nessuno. A parte qualche funivia ancora sospesa al filo di una decisione da prendere (forse) col consenso della cittadinanza.