Fecondazione eterologa anche in Alto Adige
Le nuove linee guida sono conseguenza della sentenza numero 162 della Corte Costituzionale che ha abolito il divieto di fare ricorso a tecniche di procreazione mediamente assistite di tipo eterologo. Questo tipo di fecondazione è dunque disponibile dal 15 luglio scorso in tutta Italia, con indicazioni vincolanti per tutte le strutture autorizzate che integrano la legge 40 che regola il settore.
Nella sua ultima seduta le linee guida nazionali sono state recepite dalla giunta provinciale che ha anche provveduto a regolamentare le modalità di accesso alle strutture che a livello provinciale si occupano di questo settore.
Le novità sono state illustrate stamani dall’assessore provinciale competente Martha Stocker, che ha sottolineato come “la sanità abbia una grande responsabilità nei confronti delle coppie interessate, che devono essere adeguatamente informate sulle opportunità, i rischi e le possibili conseguenze di carattere giuridico legate alla procreazione assistita”. In merito esiste anche una articolata presa di posizione del Comitato etico provinciale che può essere consultata qui.
Presentando la nuova normativa provinciale sulla fecondazione assistita l’assessora Stocker è stata supportata dal primario di ginecologia dell’ospedale di Brunico Bruno Engl. Engl ha illustrato gli sviluppi medici della procreazione medicalmente assistita ed in particolare per quanto riguarda l'Alto Adige. A tale proposito ha sottolineato che si parla di infertilità in una coppia se il concepimento non viene raggiunto nell'arco di un anno. Ciò si verifica, in media, nel 10 - 15% dei casi.
"Attualmente il Centro di riproduzione e di crio-conservazione presso il reparto di ginecologia dell'Ospedale di Brunico" ha affermato il primario "vengono trattate annualmente dalle 100 alle 1500 coppie. Il 60% sono altoatesine, circa il 12% proviene dal Trentino ed il restante 38% dal resto d'Italia. La percentuale di successo si aggira intorno al 25 - 26%".
Ricordiamo che sulla base della nuova normativa, oltre alle metodologie sinora adottate si può fare ricorso alla procreazione assistita eterologa, l'età massima per fare riscorso al trattamento e stata elevata di un anno, quindi sino a 42 anni e 364 giorni; i tentativi di inseminazione intrauterina in forma omologa e/o eterologa sono stati portati da 3 a 4; sono stati inoltre ammessi all'esenzione ticket sia il trattamento di stimolazione in casi oncologici che la crio-conservazione oncologica. Il costo di ogni trattamento si aggira tra i 1500 ed i 4000 euro.