Gesellschaft | Dal Blog di Argante Brancalion

Acqua: una riflessione

Perchè tanta gente è contraria alla privatizzazione dell'Acqua?
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Acqua: una riflessione. Qualche giorno addietro mi è stato chiesto perché i problemi legati all'acqua colpiscono così profondamente la gente. Questa domanda ha promosso una riflessione. Ai banchetti per la raccolta di firme spesso abbiamo una lunga fila di persone che pazientemente e a volte a lungo attende il proprio turno pur di firmare un documento dell'efficacia del quale hanno comunque una scarsa fiducia. Questa diffidenza non è rivolta al documento in sé ma piuttosto nasce dalla profonda sfiducia nella classe politica sia nazionale che europea: già si immaginano trucchi e sotterfugi per invalidare la nostra e la loro fatica. La sordità della politica alle istanze dei cittadini fa ormai parte della storia attuale. La percezione che i cittadini hanno dei politici è che essi si danno un gran daffare per occupare poltrone ben pagate per affrontare e risolvere i problemi legati alla difesa degli interessi delle lobby piuttosto che i bisogni della popolazione. Gli strumenti per contrastare tale stato delle cose sono pochi, difficili e complessi da usare. Nonostante ciò la gente fa la fila pur di mandare un avviso al potere, un messaggio della propria volontà e contrarietà. Uno sfogo di rabbia. Non contiamo più i ringraziamenti per il nostro impegno ai banchetti. Siamo fatti al 70% di Acqua e questo di per sé basterebbe a giustificare il successo del referendum del 2010 e della attuale raccolta di firme. Ma c'è naturalmente altro, usiamo circa 200 litri di Acqua al giorno a persona, per bere, lavarci e lavare le nostre cose, tutta Acqua necessaria per vivere e una profonda indignazione colpisce le persone, quando scoprono che qualcuno cerca di approfittare di una necessità fondamentale quale l'accesso all'Acqua, per specularci sopra e incassare guadagni favolosi. Anche l'inquinamento industriale delle Acque frutto di un pensiero sprezzante dei danni all'ambiente a favore di un immediato tornaconto, ha una forte responsabilità della mobilitazione popolare attuale. Il cinismo degli operatori finanziari e l'insensibilità di politici spesso corrotti stimolano lo sdegno della gente che reagisce impugnando ogni forma di protesta civile messa tra le loro mani. L'Acqua non serve solo alle persone, ma anche animali e piante ne hanno un grande bisogno e dietro a loro l'agricoltura e l'allevamento i cui operatori sono spaventati dall'aumento dei costi e dalla diminuzione della qualità. In definitiva la vita sulla terra è resa possibile dalla grande disponibilità di Acqua del pianeta e affidare ad un mercato cinico e criminale la fonte della vita del pianeta è altrettanto cinico e criminale. È un problema di democrazia, infatti si dice Acqua ma si legge Democrazia.

Argante Brancalion, Coordinatore Movimento Provinciale “Acqua Bene Comune” Bolzano

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Alberto Stenico So., 07.04.2013 - 16:12

L'acqua deve rimanere, ma anche diventare sempre più un bene di interesse pubblico! Ma oggi non è così: si è confusa la gestione pubblica monopolistica dell'acqua con la necessaria tutela di un bene pubblico. E se ne vedono i risultati: nel sud dell'Italia gli acquedotti gestiti dalle società pubbliche disperdono enormi quantità d'acqua e sono privi di adeguati lavori di manutenzione e di nuovi indispensabili investimenti. In tutta Italia, le procedure per assegnare le concessioni per lo sfruttamento delle acque minerali sono quantomeno discrezionali e vanno a favore dei soliti noti, pubblici o privati che siano, molto aggressivi sul mercato. Tant'è che noi italiani siamo tra i primi formidabili consumatori di acque minerali a pagamento, anzichè consapevoli consumatori della nostra acqua di acquedotto. E per finire lo sfruttamento dell'acqua per produzione di energia: anzichè selezionare il migliore operatore (privato o pubblico) tramite procedure trasparenti e con clausole a favore della comunità, siamo passati dal monopolio e dagli oligopoli dei decenni scorsi, alle forme di assegnazione di concessione idroelettrica adottate dalla Provincia negli ultimi anni.....L'acqua è un bene pubblico, ma non deve essere necessariamente gestita da Enti Pubblici.

So., 07.04.2013 - 16:12 Permalink