Mani tese ai profughi
L’eco stridente e caotica della guerra arriva anche a Merano, dove già esiste una piccola e molto dignitosa comunità ucraina. Persone sempre più in apprensione e ogni giorno più stordite, preoccupate, bisognose di aiuto subito. Anche in riva al Passirio la guerra sul territorio ucraino ha generato un‘onda di solidarietà. Dal Comune, arriva una nota ufficiale che sottolinea “la sentita partecipazione alle vicende del popolo aggredito dalle milizie russe. Lunedì mattina il sindaco Dario Dal Medico aveva assicurato la disponibilità dell‘amministrazione ad accogliere le persone in fuga dal conflitto. Già individuate possibili soluzioni”.
E l’assessore al Sociale Stefan Frötscher parla il linguaggio della concretezza: “Ci siamo attivati per verificare tutte le soluzioni immediatamente praticabili: Opera serafica in via Goethe, Dame Inglesi in via Dante, Ordine teutonico, suore della Misericordia della Fondazione Santa Elisabetta (Martinsbrunn); queste le realtà che abbiamo contattato ottenendo pronta disponibilità. Rimane ovviamente da accertare quale sarà l’effettiva necessità”.
Già, quale sarà questa “effettiva necessità”? Mentre il sindaco Dario Dal Medico riferisce di riunioni a livello provinciale, riemerge un dato emblematico: “Merano ha almeno 1500 appartamenti vuoti”, ricorda Frötscher. Per carità, i motivi sono più d’uno e molti proprietari da anni esitano ad affittarli. Oppure - va detto - le giunte comunale meranese e provinciale che si stanno avvicendando non hanno saputo (voluto?) prospettare vere soluzioni. Magari per i soliti motivi di consenso elettorale. Ma Merano ora si interroga nuovamente su tutti quegli spazi abitativi finora preclusi.
Il sindaco meranese, intanto, affronta la nuova emergenza profughi così: “Ieri pomeriggio (1 marzo 2022) ho preso parte alla videoconferenza sul tema convocata dalla Giunta provinciale e alla quale hanno partecipato il presidente della Giunta provinciale Kompatscher nonché tutti i sindaci e tutte le sindache dei Comuni altoatesini. L‘incontro virtuale è servito a tracciare le linee per un approccio coordinato che ci consenta di identificare sistemazioni adeguate ad accogliere i profughi e di metterle a disposizione dell’iniziativa umanitaria. Siamo ora in attesa della circolare ufficiale da parte della Provincia per attuare i primi provvedimenti a livello comunale“.
Quanti concederanno l’utilizzo di strutture o appartamenti per accogliere i/le profughi potranno contare su un rimborso spese da parte dello Stato.
E mentre viene reso pubblico l’indirizzo email [email protected] al quale ci si può rivolgere per offrire assistenza e soprattutto ospitalità. Scrivendo le persone in difficoltà potranno ottenere informazioni utili, mentre privati e organizzazioni potranno segnalare la loro disponibilità a concedere l'uso di risorse e immobili per ospitare chi è fuggito dalla guerra. Chiariscono dal Comune meranese: “Quanti, nell’ambito della prevista convenzione, concederanno l’utilizzo di strutture o appartamenti per accogliere i/le profughi potranno contare su un rimborso spese da parte dello Stato. I/le meranesi che invece decideranno di ospitare spontaneamente cittadini e cittadine ucraini/e fuggiti/e dalla guerra, dovranno farsi personalmente carico dei relativi oneri”. A questo linguaggio forse inevitabilmente burocratico “faranno seguito in fretta indicazioni più chiare”, sperano in Comune.
La nuova giunta Dal Medico vara anche per il suo primo anno gli appuntamenti per la Festa della Donna. "Il variegato programma contempla ben tredici eventi fino al 30 marzo", spiega Katharina Zeller ricordando anche la quarta edizione del festival Women in Art Meran/o - Che spettacolo di donne. "Si tratta di un progetto curato dall'assessorato comunale alle pari opportunità e che propone eventi culturali e artistici ideati e interpretati da donne", precisa la vicesindaca.
Quest'anno sono previste al teatro Puccini due rappresentazioni dello spettacolo "StraordinarieDonne", con parole, immagini e musica di Sabine Ladurner, Claudia Bellasi ed Helga Plankensteiner. La regia è di Magdalena Schwellensattl, la scenografia di Christina Khuen, le proiezioni di Cornelia Schöpf. I due appuntamenti, entrambi martedì 8 marzo, alle 18 e alla 20.30. E a ingresso libero come le altre iniziative. A patto di avere il Green Pass rafforzato e la mascherina FFp2. Perché l’altra emergenza, quella sanitaria, non è finita. Non dimentichiamolo, anche se stiamo uscendo per riveder le stelle. Parrebbe, almeno. E speriamolo, soprattutto.
Dank an Meran für dieses
Dank an Meran für dieses Ukraine-Engagement !