Nel braccio di ferro trentino, la spunta Alessandro Urzì. Come riporta l’Ansa, il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti (Lega) ha firmato un nuovo decreto con il quale modifica il precedente atto del 17 novembre relativo alla nomina degli assessori provinciali e alla relativa ripartizione delle competenze.

A Francesca Gerosa (FdI), già indicata come assessora all'istruzione e alla cultura, vengono assegnate la vicepresidenza e le competenze in materia di sport, politiche per la famiglia e per la natalità. Il "dissidente" di Fratelli d'Italia, Claudio Cia, per ora mantiene le sue deleghe ma secondo Il T il nuovo accordo tra Fugatti e Urzì prevede proprio la sua fuoriuscita dalla Giunta provinciale. Sempre secondo il quotidiano trentino, già nei prossimi giorni Fugatti firmerà un nuovo decreto con cui andrà a rimuovere la nomina di Cia completando il quadro di giunta. 

Ad Achille Spinelli, cui Fugatti aveva inizialmente affidato la vicepresidenza, con il decreto vengono tolte le competenze anche in materia di politiche per la famiglia e la natalità, affidate a Gerosa assieme alle competenze in tema di istruzione, cultura e sport, giovani e pari opportunità. "Lieto di poter contribuire alla soluzione di questa vicenda rinunciando alla vicepresidenza – dice Spinelli a Il T quotidiano – Incarico cui non ho mai attribuito importanza semplicemente perché a mio avviso poca ne ha". Di tutt’altro avviso Urzì, commissario di Fratelli d’Italia in Trentino: "Vedere riconoscere finalmente a Fratelli D’Italia la seconda carica della Provincia autonoma di Trento, come era nei patti, rende tutto il partito orgoglioso e riconosce il ruolo che spettava alla comunità politica che fieramente ha sostenuto una lunga battaglia elettorale e successivamente ha orgogliosamente rivendicato le funzioni che serviranno a rendere tangibile la presenza nella maggioranza. Meglio un super-assessorato incastonato in Fratelli d’Italia, che due, ma con uno di collocamento meno certo", dice Urzì a Il T. Una frecciata a Cia, presente anche nel comunicato dove Urzì ringrazia il gruppo di Fdi senza menzionare l’assessore ribelle.