Umwelt | Sostenibilità

Klimahaus sotto accusa

In un’intervista alla Tageszeitung, l’architetto tedesco Konrad Fischer critica l’Agenzia

Konrad Fischer è un architetto esperto di ristrutturazioni edili e in Germania è uno dei più conosciuti critici della qualità degli isolamenti edilizi che a sua detta nasconderebbero parecchie insidie. La Tageszeitung gli ha dedicato un’ampia intervista nella quale l’esperto prende una netta posizione contro quello che chiama l’incredibile “Klimahaus-Fanatismus” che si vive in Alto Adige. Il pomo della discordia? Un’abitazione passiva è magari salutare per il pianeta in termini di salvaguardia dell’ambiente, ma altrettanto forse non si può dire per chi le abita. La parola chiave in questo caso pare sia muffa, un problema che risale alla notte dei tempi, da quando l’uomo ha cominciato a costruire case. Ma sotto la lente di ingrandimento dell’esperto tedesco non c’è solo l’umidità, ma anche l’areazione forzata con i suoi problemi di polveri. E alla domanda secca “le Casaclima fanno ammalare le persone?”, Fischer risponde lapidario “sì”. All’intervista choc dall’Agenzia CasaClima rispondono ostentando tranquillità e anzi disponibilità al dialogo. “Direttore e presidente sono impegnati a Klimahaus Puglia di Bari – interviene il responsabile per le pubbliche relazioni Uwe Staffler – ma ne abbiamo già parlato e abbiamo concordato di chiedere alla Tageszeitung di aprire un confronto perché l’articolo mancava di contraddittorio”. Ma poi ecco il contrattacco: “Le analisi di Fischer le ho trovate un po’ superficiali – continua Staffler –. Detto questo è chiaro che se i lavori edili non vengono svolti a regola d’arte qualche problema può anche verificarsi. I questionari che periodicamente inviamo a persone che abitano in edifici certificati CasaClima ci indicano però un alto grado di soddisfazione. Margini di miglioramento ce ne sono sicuramente, ma nell’intervista ho letto diverse esagerazioni”. Ma i puntuali rilievi mossi da un esperto di vaglia come l’architetto Fischer non possono essere ignorati… “Certo – puntualizza Staffler – e infatti ci siamo procurati la ricerca che cita e la stiamo studiando con attenzione. Ma il dialogo non dovrebbe cominciare con i titoli ad effetto sui giornali”.