Meinhard Durnwalder
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Politik | In Senato

La logica del baratto

Con l'astensione sul premierato l'Svp punta ad avere in cambio la riforma dello Statuto. Così la Stella alpina si avvicina ai postfascisti e si allontana dalle sue radici.
  • Il premierato ha avuto il suo primo via libera al Senato: 109 voti favorevoli, 77 contrari, 1 astenuto (il senatore Svp). Quella, che la presidente Meloni definisce ideologicamente la madre di tutte le riforme, è in realtà un ibrido istituzionale frutto di un “arlecchinismo” costituzionale che non ha uguali nel mondo. Essa delinea una sistema quasi presidenziale e quasi parlamentare, che rafforza il peso del presidente del consiglio ed indebolisce i contrappesi, dal parlamento al Capo dello stato. 

    Una “capocrazia”  da cui ci mette in guardia il costituzionalista Michele Ainis che ha visto ben 180 costituzionalisti firmare un appello a sostegno delle parole della senatrice Liliana Segre  che in un mirabile discorso al Senato ha messo in luce come il testo in approvazione “introdurrebbe contraddizioni insanabili nella nostra Costituzione [in cui] una minoranza anche limitata, attraverso un premio, potrebbe assumere il controllo di tutte le nostre istituzioni, senza più contrappesi e controlli. Il Parlamento correrebbe il pericolo di non rappresentare più il Paese e di diventare una mera struttura di servizio del governo, distruggendo così la separazione dei poteri. Il Presidente della Repubblica sarebbe ridotto ad un ruolo notarile e rischierebbe di perdere la funzione di arbitro e garante.”

    Costituzionalisti, non passanti, voci autorevoli di cui tenere conto, ma che non sono bastate evidentemente ai vertici svp per prendere una posizione chiara di fronte alla riscrittura dell’architrave istituzionale del nostro Paese che la destra destra al governo non riconosce come propria e che vuole archiviare.

    Le motivazioni addotte in casa Svp, non certo all’ altezza dei suoi padri fondatori, sarebbero che stanno trattando per una rappresentanza garantita al partito nel futuro Parlamento. Cosa conterà mai un posticino al caldo di fronte ad un Parlamento ridotto a mero “schiaccia bottoni” del volere del capo eletto dal popolo forte di una maggioranza assoluta ottenuta grazie ad un premio di maggioranza che di fatto azzera le opposizioni? 

    Dietro a questa astensione c’è con ogni probabilità la speranza che la trattativa per la modifica dello Statuto giunga a buon fine con la costituzione dello staterello libero del Suedtirol come sognano in via Brennero.  Una logica da baratto, degna del mercato del bestiame di Teodone.

    Sarà la storia a giudicare questa scelta SVP che l’avvicina sempre più ai postfascisti di FdI e la allontana dalle sue radici storiche.   

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Manfred Klotz Sa., 22.06.2024 - 06:43

Antwort auf von Manfred Gasser

Der "linke Flügel" hatte nie wirklich Gewicht bei der Festlegung der Parteilinie. Ganz ehrlich wurde dem linken Flügel oder besser den Arbeitnehmern (denn, diejenigen, die den linken Flügel verkörpern, sind nicht unbedingt als politisch links einzustufen) vom harten Kern immer wenig Gegenliebe entgegengebracht. Aber es war halt notwendig einen "linken Flügel" zu haben, weil sich auch die Erwerbsstruktur in Südtiol im Laufe der Jahrzehnte veränderte und man den Wählern aus der Arbeitnehmerschaft Rechnung tragen musste. Dem Arbeitnehmer als Wähler wohlgemerkt, nicht als Mitgestalter der Politik.

Sa., 22.06.2024 - 06:43 Permalink
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richter a Mo., 24.06.2024 - 09:52

Antwort auf von Manfred Klotz

Stimmt. Die SVP war stets rechts und zur Zeit von Magnago mit vielen sogenannten braunen Antifaschisten vollbesetzt. Frau Carbone kann sich vieleicht nicht erinnern. Man möge sich hier die Reden von Alexander Lange im Südtiroler Landtag herholen.
Deswegen ist dies absolut kein Skandal. Es sind zwei rechte Parteien, die sich zusammenfinden.
Nebenbei: Politik ist die Kunst des Möglichen. Schauen wir, welche Möglichkeiten sich daraus ergeben.

Mo., 24.06.2024 - 09:52 Permalink
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lorenzo_remondini Mi., 19.06.2024 - 11:33

la svp, a differenza di molti all'opposizione, conosce le regole e probabilmente farà il calcolo di accontentare la maggioranza sulla riforma sapendo che il rischio che non passi al referendum è altissimo.

Mi., 19.06.2024 - 11:33 Permalink
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alfred frei Mi., 19.06.2024 - 14:26

La domanda che si pone è: dove finisce la difesa dell'autonomia e quando è incominciata una sterzata a destra estrema che la nostra provincia in periodi "normali" non ha mai visto.

Mi., 19.06.2024 - 14:26 Permalink
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Günther Stocker Do., 20.06.2024 - 08:29

Seit Durnwalder an die Macht gekommen ist hat man sich für ein paar Vorteile mit jedem und jeder Partei brav ins Bett gelegt.

Auch da hat Kompatscher brav seiner Partei gefolgt.

Do., 20.06.2024 - 08:29 Permalink
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nobody Di., 09.07.2024 - 21:56

AK muss der Parteileitung folgen. Im Gegensatz zu Durnwalder setzt sich AK mit seinen Ideen bei der Parteileitung aber offenbar nur selten durch.

Di., 09.07.2024 - 21:56 Permalink
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nobody Di., 09.07.2024 - 21:58

Die SVP ist seit ihrer Gründung eine Wissenschaftspartei, die AN ist nur eine billige Feigenblattaktion.

Di., 09.07.2024 - 21:58 Permalink