Umwelt | Predatori

"Illeciti gli abbattimenti preventivi"

Gli uffici della Convenzione di Berna sulla fauna selvatica bacchettano la Svizzera per le politiche sul lupo. "Prelievi possibili solo per danni gravi e non per evitare i danni potenziali". Il Comitato permanente deciderà a dicembre una possibile condanna.
Wolf
Foto: Pixabay
  • Prevedere abbattimenti preventivi dei lupi per “danni potenziali”, come vorrebbe la politica in Alto Adige-Südtirol, è un’aperta violazione della Convenzione di Berna per la Conservazione della Vita Selvatica e degli Habitat naturali in Europa. Alla fine della scorsa settimana la Svizzera è infatti stata bacchettata dall’ufficio della Convenzione per la sua politica sul lupo. Il prelievo dei predatori senza che vi siano danni gravi è un’interpretazione errata del trattato che protegge la fauna selvatica. 

    Ma in cosa si differenzia la normativa svizzera? Il primo novembre 2023 il Consiglio federale elvetico ha approvato una modifica alla legge sulla caccia facendo entrare in vigore, a tempo determinato, una misura che autorizza i Cantoni ad abbattere esemplari di lupo per prevenire futuri danni. Tra il primo dicembre dello scorso anno e il 31 gennaio 2024 sono stati abbattuti preventivamente circa 50 animali

    La Convenzione ratificata da tutti gli stati europei e dalla Svizzera è un trattato di diritto internazionale del Consiglio d’Europa che mira, tra l’altro, a proteggere gli animali selvatici con vari gradi di protezione a seconda del rischio di estinzione che l’animale corre. L’organizzazione svizzera per la protezione del lupo CHWolf, riferisce RSI, “nel dicembre 2023, ha presentato un ricorso alla Convenzione di Berna contro la politica elvetica di regolamentazione dei lupi”. 

    Nella lettera resa pubblica venerdì scorso l’ufficio si dice “preoccupato per i controlli non precisi dei danni causati dai lupi e per la presunta manipolazione dei dati con lo scopo di giustificare ulteriori abbattimenti”. La Svizzera, comunque, non è stata ancora condannata formalmente. L’ufficio della Convenzione sottoporrà il caso al Comitato permanente a dicembre e si dice anche preoccupato per ulteriori potenziali abbattimenti di branchi di lupi, ritenendo poi che la soglia fissata dal Consiglio federale di almeno dodici branchi in Svizzera sia “arbitraria”. La politica di regolamentazione “politicamente motivata” potrebbe portare all’abbattimento “su larga scala” degli animali.

    Secondo l’associazione CHWolf c’è invece una motivazione politica dietro gli abbattimenti e la gestione del lupo in Svizzera non è scientificamente motivata. 

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Herta Abram Mo., 14.10.2024 - 14:53

Im Manifest der Berner Konvention steht: „Wölfe haben, wie alle anderen Wildtiere, ein Recht, als wildlebende Tiere zu existieren. […] dieses leitet sich aus dem Recht aller Lebewesen ab, mit dem Menschen als Teil natürlicher Ökosysteme zu koexistieren.

--Vielleicht erläutern BB und Politik ihrem Klientel endlich den Sinn der Berner Konvention, in welcher es ja nicht nur um den Wolf geht!
https://eur-lex.europa.eu/DE/legal-content/summary/bern-convention.html

UND:
Die Almbauern werden lernen müssen, mit dem Wolf zu leben. Und zwar mit der Folge, „dass sie die bisherige Art der Beweidung
(ohne Herdenschutz) nicht fortführen können“.
Zukunftsfähig ist: Wolfs|Wildtiermanagement, Wolfsmonitoring mit ländergrenzenübergreifender Zusammenarbeit. (- Kooperation der Länder einfordern)

Mo., 14.10.2024 - 14:53 Permalink
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Josef Fulterer Mo., 14.10.2024 - 22:29

Herdenschutz ist sehr Arbeits-aufwendig + bei den kleinen Stückzahlen, die Bauern in Südtirol auf den Almen halten, mit einem Hirten + Herdenschutz- + Hüte-Hunden nicht bezahlbar.
Nicht bejagdbare Wildtiere verlieren ihre Scheu vor den Menschen + reißen sehr grausam im Blutrausch mehr Tiere einer Herde, wie sie fressen können.
Gerissene + sogar angefressene Tiere werden Stunden später noch lebend angetroffen.
Hoffentlich geraten sie bei ihren Spaziergängen im Wald, nie an eine Jungen-führende Bärin oder einen Bären der gerade Lust auf einen Angriff hat + in ein Rudel hungriger Wölfe.

Mo., 14.10.2024 - 22:29 Permalink
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rotaderga Di., 15.10.2024 - 08:35

Langsam frag ich mich was es in Südtirol wirklich bräuchte:
Herdenschutz oder Behördenschutz?
Die Demokratie findet ihre Grenzen wo Ehrlichkeit, Hausverstand und Vernunft enden.
Wenn die Überzahl von Stadtmenschen aus den eigeschränten Blickfeldern der Wohnbatterien mit ihrer demokratischen Dominanz plötzlich den Landmenschen ihre Vorstellungen von ökologischen Lebensweisen aufdiktieren wollen...

Di., 15.10.2024 - 08:35 Permalink
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Salto User
nobody Di., 15.10.2024 - 21:59

Rehe sind Wildtiere und dürfen bejagt werden. Dass es weniger Räuber als Beute gibt, sollte eigentlich klar sein. Der Logik zufolge müsste auch der Wplf bejagt werden dürfen (ohne ihn auszurotten), da er nicht mehr vom Aussterben bedroht ist. Daher wäre Management so wichtig.

Di., 15.10.2024 - 21:59 Permalink
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Josef Fulterer Sa., 19.10.2024 - 05:58

"Nicht -b e j a g d - b a r e- Wildtiere" verlieren ihre Scheu vor den Menschen + sehen -s i e- wie im Fall der Bären & Wölfe als Bedrohungs- / Spaß-Objekt oder gar als Nahrungs - ... ...

Sa., 19.10.2024 - 05:58 Permalink