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Fischnaller: voglio la B con la Torres

L'attaccante bolzanino, cresciuto nel settore giovanile del Südtirol con cui ha anche raggiunto la storica promozione tra i cadetti, è alla sua seconda stagione nelle fila della formazione sarda. "Difficile possa tornare a giocare in biancorosso".
Manuel Fischnaller
Foto: Centotrentuno
  • E’ stato uno dei giovani più promettenti della cantera del Südtirol, con cui poi ha conquistato la storica promozione in serie B. Seconda punta in grado di ricoprire comunque qualsiasi posizione offensiva, Manuel Fischnaller, 33 anni di Signato, vanta tra le altre, 61 presenze in serie B con la maglia della Reggina. Dall’estate 2023 veste la maglia della Torres, squadra della città di Sassari, in serie C.

    SALTO Fischnaller, siete secondi in classifica a tre punti dalla vetta, un risultato che si poteva prevedere?

    Manuel Fischnaller: Dopo quanto fatto l’anno scorso (secondo posto al termine della regular season , fuori ai quarti nei playoff nda), tutti credo si aspettassero la Torres lì davanti, anche perché in estate la società ha preso giocatori importanti per la categoria. Certo, è sempre difficile fare meglio della stagione scorsa, vogliamo comunque giocarcela fino alla fine sperando di non trovarci davanti una squadra come il Cesena l’anno scorso che praticamente le ha vinte tutte

    Che livello sta trovando nel girone B di serie C?

    Molto equilibrato, competitivo, con piazze importanti: ci sono l’Ascoli, la Spal il Perugia, che anche se non stanno facendo bene rappresentano scogli difficili con i quali riuscire a fare punti non è facile. Oltre a squadra come la Ternana, il Pescara, l’Entella costruite per vincere. Ma anche le piccole come la Pianese o il Pineto sono realtà concrete, con idee chiare

    Finora ha segnato sette gol in campionato ed è vicecapocannoniere del girone

    Sono ovviamente contento di come stanno andando le cose, è sempre difficile far gol. Ho trovato però subito la mia dimensione, sto giocando tantissimo e questo ovviamente aiuta, spero di stare lì davanti per un po’ ancora.

    Un occhio ai risultati del Südtirol lo dà sempre

    Mi arriva sempre il messaggio a fine partita, anche se da quando più di un anno fa sono diventato papà, non ho più visto una partita

    Lei è cresciuto nella società biancorossa, le piacerebbe finire la carriera con quella maglia?

    Mi piacerebbe certo, non so se sarà una cosa fattibile. Tre anni fa sono andato via, abbiamo deciso di non continuare questo percorso insieme. Io comunque lo seguo ancora con tanto piacere, c’è mio fratello che ci lavora, tante persone che conosco, spero che rimanga ancora tanti anni in B e magari fra un po’ di tempo anche più su, perché le potenzialità ci sono.

  • Manuel Fischnaller, qui con la maglia del Südtirol con cui ha conquistato nella stagione 2021-22 la promozione in serie B Foto: FC Südtirol
  • Il momento più bello della sua carriera?

    Sono tanti, il primo certo è la vittoria del campionato di C con il Südtirol: un anno fantastico, è stato il punto massimo finora della mia carriera. Fortunatamente poi ho trovato delle società e dei gruppi fantastici che mi hanno dato tanto e dunque cito, gli anni in serie B con la Reggina, la semifinale di Coppa Italia con l’Alessandria, le grandissime emozioni con il Catanzaro, la salvezza con la Fermana, il lottare ora per qualcosa di importante con la Torres

    La nota dolente invece?

    La retrocessione in serie C con la Reggina. Inoltre mi sarebbe piaciuto vincere un po’ più di campionati, sono sempre arrivato lì vicino per esempio quell’anno con l’Alessandria eravamo a +12 a febbraio poi siamo arrivati a pari punti all’ultima giornata, ma non siamo saliti, abbiamo fatto i playoff e in finale siamo stati battuti dal Parma di Scavone: quella è stata una bella batosta.

     

    Con Stroppa ho imparato tanto sia in campo che a livello personale: con lui sono diventato capocannoniere del girone

     

    Nell’anno in cui il Südtirol vinse la C2, nel 2010, lei giocò la prima parte in biancorosso, il ritorno invece nella Primavera della Juve. Che esperienza è stata quella? 

    E’ stato uno step importante per la mia crescita soprattutto per capire quello che effettivamente volevo fare. Da quel momento mi sono reso conto che volevo davvero fare il calciatore professionista, anche perché il Südtirol di quei tempi non era quello di adesso. A Torino mi sono trovato subito bene.

    C’è un allenatore a cui deve particolarmente dire grazie?

    Stroppa. Quell’anno (2011-12 nda) con lui al Südtirol ho fatto 16 gol, diventando il capocannoniere del girone. Ho imparato tanto sia in campo che a livello personale

    Conosce molto bene Hannes Fink: se l’aspettava diventasse dirigente?

    Sì. A dire il vero speravo di vederlo ancora un po’ in campo, era un giocatore fortissimo che poteva tranquillamente andare avanti ancora un po’. Detto questo per me è assolutamente normale vederlo in quel nuovo ruolo, Fink e il Südtirol sono una cosa sola.

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Georg Markart Sa., 16.11.2024 - 19:01

Il DS Bravo non aveva mai stima per Fischnaller , per me un grande sbaglio,anche perche Fischnaller ancora oggi puo confrontarsi con tutti attacanti che il FCS ha nella sua rosa.

Sa., 16.11.2024 - 19:01 Permalink