Trasporto ferroviario, gara da rifare

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Il Consiglio di Stato ha confermato l’illegittimità della procedura di gara bandita dalla Provincia Autonoma di Bolzano per l’affidamento del servizio di trasporto pubblico ferroviario per il periodo 2025-2039, con un valore stimato superiore a 1,6 miliardi di euro. La decisione respinge l’appello della Provincia e dell’Agenzia per i Contratti Pubblici (ACP), confermando quanto già stabilito dal Tribunale Amministrativo Regionale di Bolzano con sentenza dello scorso marzo, a seguito del ricorso presentato da Arriva Italia srl, operatore del trasporto su scala europea.
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Le ragioni del rigetto
Nella sua decisione il Consiglio di Stato ha ritenuto infondato l’appello nel merito, sottolineando come la procedura predisposta dalla Provincia violasse i principi fondamentali della normativa europea e nazionale in materia di contratti pubblici, in particolare quelli di parità di trattamento, trasparenza e massima partecipazione (favor partecipationis): “Quando l’Amministrazione decide di ricorrere al mercato”, si legge nella sentenza, “il principio della massima partecipazione alla gara, i cui presupposti sono la par condicio e la non discriminazione tra gli operatori economici del settore, costituisce la stella polare del sistema normativo”.
Particolare enfasi è stata posta sul principio di proporzionalità, che obbliga le stazioni appaltanti a predisporre bandi accessibili anche per le piccole e medie imprese. Secondo i giudici, i vizi rilevati nella procedura configurano un ostacolo reale alla partecipazione, arrecando un danno ai valori fondanti dell’intera disciplina sugli appalti pubblici.
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Cosa aveva deciso il il TAR
La pronuncia del Consiglio di Stato si allinea perfettamente alle conclusioni già espresse dal TAR di Bolzano, che aveva annullato il bando ritenendo fondate le doglianze di Arriva Italia. Secondo il TAR, le modifiche sostanziali apportate alla documentazione di gara nel maggio e giugno 2024, poco prima della pubblicazione ufficiale, hanno radicalmente alterato i contenuti dell’avviso di preinformazione iniziale, violando l’obbligo di un preavviso di almeno un anno previsto dalla normativa europea. Le modifiche includevano: l’estensione della durata dell’affidamento da 10 a 15 anni; un aumento significativo del volume del servizio: 1,6 milioni di chilometri ferroviari annui aggiuntivi; scadenze troppo ravvicinate per la presentazione delle offerte e l’avvio del servizio, che di fatto rendevano impossibile la partecipazione di nuovi operatori non già attivi sul territorio.
I giudici amministrativi avevano evidenziato che tali condizioni avevano favorito in modo sostanziale i gestori uscenti, Trenitalia e SAD, unici a partecipare alla gara, mentre avevano escluso di fatto altri potenziali concorrenti come Arriva.
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"il Consiglio di Stato…
"il Consiglio di Stato conferma l’illegittimità della gara da 1,6 miliardi di euro: "Violazioni del principio di concorrenza"."
... una P.A. che perde per "illegittimità della gara" la dice lunga, nulla da aggiungere.
Forse una domanda, chi paga per questo "errore amministrativo"?
Pantalone?
"Ein HOCH auf die zu-vielen…
"Ein HOCH auf die zu-vielen RECHTs-VERDREHER," Pardon -ANWÄLTE im Südtiroler-Landtag