Umwelt | Sinigo

"Falda, no allo stato di emergenza"

Kompatscher gela il Comune di Merano. "Non ci sono gli estremi, è una situazione conosciuta da anni. Non si scarichino le responsabilità, noi abbiamo già detto di essere disposti a contribuire agli investimenti necessari".
falda canale corridoni
Foto: Fabrizio Nicolini
  • Per dare un segnale della volontà di un cambio di passo sull’annosa vicenda dell’innalzamento della falda di Sinigo, il vicesindaco di Merano Nerio Zaccaria, la scorsa settimana, aveva annunciato di voler richiedere per il quartiere il riconoscimento dello stato di emergenza. “Una condizione che ci consentirebbe di intervenire direttamente bypassando tutti i passaggi burocratici che rallentano l'azione amministrativa”, aveva detto. La proposta, fanno notare i Verdi meranesi, era contenuta in una loro mozione presentata l’anno scorso, ma all’epoca il governo comunale guidato da Dal Medico, Zeller e Zaccaria aveva respinto la proposta.

    Da Palazzo Widmann, però, arriva una doccia fredda. “Non credo – dice il presidente Arno Kompatscher - che ci siano i presupposti.  Questa situazione critica “il problema”, è conosciuto da anni. “Emergenza” riguarda una cosa emergente, cioè non prevedibile”. Vista la pluralità di attori istituzionali coinvolti, viene da chiedersi allora  cosa si potrebbe fare dal punto di vista burocratico per velocizzare i tempi finora biblici, magari un commissario straordinario, o altro? “Ma no!  - replica, secco, il Landeshauptmann - Qui qualcuno pensa di spostare in questo modo, per non dire scaricare, la responsabilità e l’onere finanziario. Invece come Provincia non abbiamo mai lasciato dubbi sulla nostra disponibilità dí contribuire in modo molto importante”.

     

  • Zaccaria, Zeller e Cortellessa: La Conferenza stampa della scorsa settimana Foto: Comune di Merano
  • Insomma, la Provincia è disposta a mettere i soldi ma il coordinamento dei lavori spetterà al Comune senza le scorciatoie amministrative consentite dalla proclamazione dello stato di emergenza. “La realtà – aveva spiegato Zaccaria - è che oggi a Sinigo ci troviamo di fronte a situazioni imbarazzanti, nel senso che per eseguire interventi di manutenzione dei canali di deflusso e di sfalcio dell'erba nonché per realizzare opere mirate a mitigare gli effetti della falda è necessario osservare tempistiche e procedure che non ci consentono di affrontare la problematica con la celerità che auspichiamo”.

    Nelle scorse settimane Zaccaria è tornato a confrontarsi con la popolazione e la cosa è stata apprezzata da più parti. “Il primo passo  - ha detto - è stato quello di riallacciare i rapporti con gli abitanti di Sinigo che si sono espressi in termini più critici nei confronti dell'amministrazione comunale. In una recente riunione con cittadine e cittadini, anche alla presenza dei tecnici, abbiamo potuto confrontarci sul tema e ribadire la comune volontà di collaborare per trovare soluzioni praticabili. In quest'ottica possiamo contare anche sulla piena disponibilità da parte del presidente della Giunta provinciale Arno Kompatscher, che ho incontrato di recente

    Intanto, il consigliere della Civica di Zaccaria,  Tommaso Cortellessa, ha raccolto un'ampia documentazione sullo stato delle cose, effettuando numerosi sopralluoghi e consultando anche l'Archivio Storico di Roma per ricostruire le opere di bonifica degli Anni Trenta.