“Non tratto con i sindacati”
Il giorno in cui Lilli Gruber torna a condurre il programma preserale di punta di La7 è anche il giorno in cui il premier Renzi affonda il colpo, respingendo duramente le critiche dei rappresentanti del popolo - la segretaria della Cgil in testa, che aveva definito “surreale” l’incontro con il governo sulla legge di stabilità in quanto i ministri “non erano nelle condizioni di rispondere, non avevano il mandato”.
Aspra la replica del primo ministro, che intervistato a Otto e mezzo ha affermato: “Trattare cosa? La cosa surreale è che Camusso dica che si deve trattare. È giustissimo che sindacato tratti ma tratta con gli imprenditori per salvare posti di lavoro. Il sindacato non fa trattative con il governo, non chiede permesso, le leggi non si scrivono con i sindacati ma in Parlamento”. E ancora: “Forse è arrivato in Italia il momento che ciascuno torni a fare il suo mestiere”.
Torna dunque a farsi sentire il premier dopo il fitto weekend del corteo contro il Jobs act e del convegno del governo alla Leopolda di Firenze. No alle elezioni anticipate e sì al patto del Nazareno - annuncia Renzi - senza disdegnare eventuali accordi con il Movimento 5 stelle: “Spero ci sarà un incontro con i capigruppo Pd per parlare di legge elettorale – ha confessato il presidente del Consiglio- , mi appello alla parte seria di Grillo. Le regole si scrivono anche con l’opposizione”.
Sul tema economico, invece, Renzi non ha dubbi, la legge di stabilità farà ripartire il paese: “Noi siamo convinti che con la legge di stabilità avremo il segno più dopo anni di segno meno. Certo dipende da quanto riparte l'economia internazionale ma io credo che sarà dell'O,6. Il punto non è quanti decimali ma se tornerà a crescere l'occupazione e se torna la fiducia”.
“Se i sindacalisti vogliono
“Se i sindacalisti vogliono trattare si facciano eleggere, ce ne sono già, si troverebbero a loro agio”...
sagt einer, der selbst nicht durch eine Wahl legitimiert wäre!