In limbo
Ne ha parlato l’edizione online de Il Fatto quotidiano pochi giorni fa in un videoreportage, poi è stata la volta di Servizio pubblico, nel corso della puntata di giovedì scorso: si tratta dell’odissea dei profughi che arrivano alla stazione di Bolzano con la speranza di raggiungere l’Europa del nord, sogno che si infrange sistematicamente sul muro di gomma del Brennero.
Ma quali sono i numeri dell'immigrazione nell'Ue e nel nostro paese? Ecco alcuni dati.
La situazione in Europa
Dal 2008, secondo l’Eurostat, l’Unione Europea ha accolto più di 750mila richiedenti asilo; solo nel 2014 oltre 185mila, il 50% in più rispetto al 2013. La Germania ha dato protezione a 47.600 rifugiati (+82% rispetto al 2013); la Svezia a 33mila (+25%); la Francia e l’Italia a 20.600 ciascuna (rispettivamente +27% e +42%).
Dal primo gennaio all’11 maggio scorso, secondo i dati dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), sono giunte via mare 65.900 persone (arrivano soprattutto da Siria, Eritrea, Somalia, Nigeria e Afghanistan), di cui 35.100 in Italia, 29.700 in Grecia, 1.000 in Spagna e 100 a Malta. 1.829 persone sono morte durante la traversata, 1.780 erano dirette in Italia, 31 in Grecia e 18 in Spagna. Secondo Amnesty International nella prima parte del 2015 il tasso di mortalità dei migranti che tentano la salvezza per mare è più che raddoppiato.
La situazione in Italia
Come riporta Il Sole 24 ore, “il ministero dell’Interno sul proprio sito fornisce mensilmente il quadro sulle presenze dei migranti nei centri di accoglienza (Cpsa, Cda, Cara), nei centri di identificazione ed espulsione (Cie), nelle strutture temporanee, nell’ambito del Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) e sull’andamento degli sbarchi”. Escludendo i minori, un terzo dei migranti che approdano in Italia viene distribuito in Sicilia (13.999 persone: 22% dei 73.883 totali) e Lazio (12%); il Veneto ne accoglie il 4% mentre la Valle d’Aosta è la regione che ne ospita meno (solo 62, lo 0%).
Fonte: Il Sole 24 ore
E' un dato di fatto derivante
E' un dato di fatto derivante dalla loro situazione geografica il maggiore afflusso di migranti in Italia ed in Grecia. Per questi paesi si pone quindi il grosso problema della prima accoglienza e della successiva distribuzione nelle regioni interne e successivamente nei paesi dell'UE. La sua soluzione ammortizza in misura decisiva l'impatto di questo grande movimento di persone in fuga dalle zone di guerra dell'Africa e del Medio Oriente. Deve diventare per forza un'imposizione politica l'obbligo di ogni regione e di ogni paese di accogliere proporzionalmente alle proprie capacità una adeguata quota parte di questi immigrati. In maniera contestuale deve essere organizzata la loro collocazione nel territorio e nel tempo la loro integrazione. Si tratta di un'operazione estremamente impegnativa che richiede un atteggiamento di tolleranza da parte dei residenti e da parte della politica un'informazione puntuale sulla gestione del fenomeno.