Politik | Cittadinanza

Vorrei tanto essere italo-austriaco...

Il nuovo manifesto dell'Heimatbund per la doppia cittadinanza. All'insegna del rot-weiss-rot. C'è anche Maria Hochgruber Kuenzer della Svp.

Accanto alla toponomastica ci mancava l'altro tormentone estivo più amato a queste latitudini: la doppia cittadinanza. Conferenza stampa all'Hotel Laurin per l'Heimatbund, nella quale oltre alla presenza dei "soliti" Andreas Pöder, Pius Leitner e Sven Knoll si è materializzata anche la consigliera provinciale Svp Maria Hochgruber Kuenzer. 

La Kuenzer ha ringraziato gli organizzatori per la nuova iniziativa che fa ripartire il processo per il conseguimento della doppia cittadinanza, che è «un obiettivo della Svp, confermato da molti documenti e anche dal direttivo del partito. Anche se non è al primo posto delle priorità della Giunta, questo sforzo è sempre attuale e viene tematizzato con i rappresentanti del governo austriaco». 

Pöder ce l'ha un po' con Vienna, che sembra tentennare nel voler dare la cittadinanza austriaca ai sudtirolesi. «La situazione dei sudtirolesi non è comparabile con quella di altri gruppi, ad esempio chi è immigrato in Austria o vive in regioni di confine». Leitner ha ricordato come in Austria sarebbe possibile dare la cittadinanza ai sudtirolesi con una semplice variazione di legge. Knoll benedice la doppia cittadinanza come modo per difendersi dagli attacchi all'autonomia sudtirolese. 

Roland Lang presenta il poster, 1,18 x 1,75 metri, che verrà posto per 14 giorni in 70 luoghi trafficati dell'Alto Adige.