La lunga strada (in salita)
Civica sì o civica no? Quale ruolo dare ai partiti? Chi dovrà inevitabilmente fare un passo indietro (o in avanti) per cercare di ottenere la tanto desiderata vittoria alle elezioni comunali della prossima primavera, che pare essere stata servita su un piatto d’argento grazie alle dimissioni di Spagnolli?
Nel centrodestra bolzanino il dibattito prosegue, rimbalzando sui media. L’ultima tappa ha visto prendere posizione oggi sul Corriere dell’Alto Adige le due anime (separate) di Forza Italia e cioè Micaela Biancofiore ed Enrico Lillo.
Il mite Lillo in particolare oggi ha espresso una sua valutazione politica in merito al no posto dalla Lega all’idea di una lista civica unica del centrodestra.
“Capisco che forze politiche come la Lega vogliano una lista civica di centrodestra a Bolzano. Loro non prendono molte preferenze personali e devono i loro voti solo a Salvini.”
A stretto giro gli ha risposto oggi Carlo Vettori, candidato sindaco confermato del Carroccio. Con toni talmente duri che paiono escludere per il momento persino la condivisione di un percorso di coalizione.
“La posizione espressa da Lillo fa sorridere, soprattutto perché è detta da chi militava in un partito che ha fatto del culto della persona un capisaldo. Di Lillo non mi curo: oramai ai miei occhi è diventato insignificante dopo una legislatura breve passata a flirtare con Spagnolli.
Lillo poi parla di voti di preferenza rispetto alla lega, lui ne ha presi 208 alle scorse elezioni con anni di politica alle spalle. io alla prima esperienza 166 personali. 44 voti di differenza non mi sembrano il massimo per pontificare.”
A Vettori si è aggiunto anche il coordinatore regionale della Lega Maurizio Fugatti, che per l'occasione ha voluto ricorrere ad una battuta sarcastica inventata da Matteo Renzi e da allora diventata una sorta di tormentone.
"Lillo chi?"
Sull’altro versante protagonista ancora una volta è la deputata Micaela Biancofiore, guarda caso sul versante opposto rispetto a Lillo per quanto riguarda l’ipotesi Lista Civica.
"Sono contraria ad una lista civica senza identità sul modello di Laives, dove Bianchi ha vinto solo perché ha perso Liliana Di Fede e ha preso meno voti di quelli che prendeva il Pdl".
In questo caso è direttamente il sindaco di Laives Christian Bianchi, da noi interpellato, a replicare.
“La Biancofiore già 15 anni fa avrebbe dovuto decidere se vuole fare qualcosa per vincere oppure fare di tutto per cercare di perdere. Se a Bolzano il centrodestra si fosse organizzato meglio lì il sindaco ce lo avremmo già da 10 anni. Le continue campagne elettorali giocate con le bandierine come se fosse il gioco del Risiko portano sempre al tutti contro tutti. Se ognuno rivendica il suo ruolo non si arriverà mai né a vincere né a creare un qualcosa che sia credibile.”
Che fare allora?
Bianchi prosegue contestando le affermazioni di Biancofiore punto su punto.
“A Laives siamo senza identità? Ma se hanno parlato di noi ovunque come una grande novità in Alto Adige? Quello che abbiamo fatto è stato mettere insieme forma e sostanza in un progetto credibile.”
In merito alla critica di una ‘vittoria spuntata’ perché giunta solo grazie alla debolezza dell’avversario il sindaco di Laives ribatte: “è naturale che abbiamo vinto perché l’avversario era più debole”.
Ma Bianchi però ribalta anche il discorso, rimettendo al centro la situazione politica del capoluogo.
“A Bolzano oggi la debolezza del centrosinistra è ancora superiore a quella della Di Fede nella scorsa primavera. Per non parlare che anche la SVP a Bolzano è in una condizione storica che potrebbe portarla a sentirsi più libera di fare scelte diverse dal passato, magari prendendo proprio esempio da Laives.”
Bianchi replica anche in merito all’accusa di aver preso meno voti rispetto a quelli del Pdl del passato.
“Per quanto riguarda i voti presi dalla mia coalizione rispetto a quelli ottenuti a suo tempo dal Pdl voglio osservare che in realtà a Bolzano in maggio è andata molto peggio. L’alleanza tra Forza Italia e Urzì ha portato infatti ad un risultato molto più debole. La differenza è evidente: a Laives io sono diventato sindaco e a Bolzano invece hanno preso il 12%. La Biancofiore in definitiva può scordarsi che oggi un candidato del Pdl possa essere supportato dalla forza di 5 anni fa. Ed è proprio per questo motivo che in questo momento bisogna riunire tutte le forze spezzettate che ci sono in giro. Se si vuole creare qualcosa di nuovo, ognuno deve rinunciare a qualcosa."
Il sindaco di Bolzano conclude la sua replica con una proposta che paradossalmente oggi come oggi appare quasi una provocazione.
“Al centrodestra di Bolzano voglio regalare un nome: Uniti per Bolzano”
Un nome che è tutto un programma, potremmo dire. Solo per il momento, naturalmente.
Anche se stiamo parlando di un momento che, a Bolzano, appare sempre di più quasi... eterno.
Christian Bianchi ha fatto un
Christian Bianchi ha fatto un'analisi pressochè perfetta. E' uno di quei politici che ha imparato le lezioni dal passato. L'On. Biancofiore rimane e rimarrà sempre sulle sue posizioni nonostante le innumerevoli batoste che il nostro elettorato ci ha dato negli ultimi anni, e quindi non c'è cosa peggiore di colui o colei in questo caso che nonostante tutto non vuole capire e prendere provvedimenti circa le proprie convinzioni, anche con azioni dolorosissime. Riguardo a Vettori, i suoi commenti uniti alla sua ormai arcinota presunzione non meritano commenti, sarebbe come parlare ad un neonato che ride quando gli fai le smorfie: tu lo sai perchè fai le smorfie, il neonato invece ride per azione riflessa e non perchè ha capito qualcosa di quello che stai facendo!
Una cosa è certa, e anche questo è un segnale rispetto a chi la matematica l'ha vista da lontano le preferenze di Vettori sono state il 3,7% dei voti che la Lega grazie a Salvini ha ottenuto e oltretutto ha preso meno voti del capolista (Galateo). Il sottoscritto nonostante le tante disgrazie (politiche) di Forza Italia ha ottenuto il 14,79%. Chi capisce un pò di matematica riesce a facilmente due calcoli e capire le proporzioni dei risultati. Detto questo, la Lega faccia pure come crede, am è indubbio che se il candidato sibdaco per l'area di centro destra non sarà unico e chi ama questa città non si assumerà coraggiosamente la responsabilità di presentarsi uniti sotto un'unico simbolo, allora la sconfitta sarà scontata.
Ma Vettori crede veramente
Ma Vettori crede veramente che la Lega prenderebbe più dei suoi 166 voti, se non venisse Salvini a fare campagna elettorale?
Wir brauchen uns also keine
Wir brauchen uns also keine Sorgen zu machen, dass die Rechten eine stabile Koalition hinbekommen könnten. Keine der Figuren nimmt sich auch mal nur einen Augenblick zurück und Urzi sowie Benussi/Casapound sind nicht mal zu Wort gekommen um in den Reigen der Diffamierungen einzustimmen.
Antwort auf Wir brauchen uns also keine von Martin B.
Das Problem ist, dass Mitte
Das Problem ist, dass Mitte-links es genau so wenig hin bekommt.